Per ora è tutto top secret, non si può ancora scommettere se ci saranno altre polemiche degne del foggianesimo più radicato come accaduto per la fiction “La sposa”. Il direttore di Apulia Film Commission, Antonio Parente, tornato a parlare di cinema dopo la sospensione di dieci giorni e la lunga vicenda sulla presunta violenza sul luogo di lavoro ai danni della presidente Simonetta Dellomonaco, ha evidenziato soltanto l’operatività dell’agenzia, che era ferma da circa due mesi, postando quattro foto di possibili location tutte della provincia di Foggia.
«Sono intense le attività di preparazione cinematografica dei progetti che stiamo seguendo in questa prima fase dell’anno – scrive sui social il direttore – sono 15, 4 serie e 11 tra lungometraggi, animazione e corti, le produzioni che stanno partendo in Puglia nelle prossime settimane. Location manager e produttori nazionali e internazionali battono in lungo e in largo tutte le nostre meravigliose province. W il Cinema! Whatever it takes».
Insieme al post, Parente ha veicolato le immagini di quattro luoghi, che potrebbero presto essere il set di una serie tv: l’edificio storico foggiano dell’Opera Pia Scillitani, il villaggio minerario di San Giovanni Rotondo, una distesa di bufale e una cascata di Castelluccio Valmaggiore, abbastanza inedita. In particolare proprio l’ex Montecatini sangiovannese ha attirato l’attenzione, come confermano dall’Apulia Film Commission.
«Sono tante le richieste di location scouting che riceviamo ogni giorno e, la scorsa settimana, una produzione internazionale ci ha chiesto d’individuare uno spazio dove effettuare la ricostruzione di un villaggio. Tra i tanti luoghi visitati, quello che più di tutti ha colpito i delegati di produzione è stato il vecchio villaggio dei minatori della Montecatini a S. Giovanni Rotondo e il suo meraviglioso eucalipto».
Non manca il rimpianto in Capitanata per aver perso nel fattaccio sulla presunta misoginia un consigliere nel CdA dopo le dimissioni di Giovanni Dello Iacovo, il quale ha rammentato l’obiettivo dell’Apulia Film Commission nel corso dell’amministrazione Emiliano, dopo i primi fasti vendoliani con Silvio Maselli direttore. Da anni infatti il programma prevede la moltiplicazione e la diversificazione dei set pugliesi, andando oltre la Puglia da cartolina, la “Puglia tutta da girare” dello spot, in modo da allargare e allungare la filiera regionale del cinema e dell’audiovisivo.
Sul territorio in questi anni sono diventate numerose le maestranze a Vieste, a Monte, a Bovino, nelle cave di Apricena, che grazie anche all’azione appassionata del location manager Pierluigi Del Carmine accolgono le produzioni cinematografiche italiane e straniere attratte dai fondi ma anche dall’indotto culturale ed economico che ne deriva.