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Cerignola, medico dorme al pronto soccorso: disposte analisi per verificare la presenza di benzodiazepine

Dovrebbero essere noti entro il 15 maggio i risultati degli esami a cui è stato sottoposto su richiesta dell’Asl Foggia, Francesco Paolo Palma, il medico di 69 anni ripreso in un video mentre dorme nel pronto soccorso di Cerignola, poco lontano da un paziente sdraiato su una barella in attesa di essere visitato.

Il professionista è stato sospeso. Tra gli esami richiesti ci sono anche le analisi del capello per verificare l’eventuale presenza di benzodiazepine.

La conferma arriva dal suo legale, l’avvocato Pio Gaudiano. «Attendiamo a giorni l’esito degli esami e valuteremo, in caso di positività, un eventuale esposto in procura. Il mio cliente già è stato oggetto di un caso di presunto avvelenamento da benzodiazepine mentre era in servizio al punto di primo intervento di Torremaggiore (2023) e poi nel 2024 quando era in servizio al pronto soccorso di San Severo. In procura pende già un esposto che è in fase di indagine preliminare».

Intanto, da quanto emerge, Francesco Paolo Palma ha lavorato complessivamente anche 504 ore in un mese nei tre punti sanitari presso i quali esercita in convenzione: il punto di primo intervento di Torremaggiore, e i pronto soccorso di San Severo e Cerignola.

«Ma è un medico in convenzione», sottolinea ancora il legale, che porta l’esempio di una busta paga del medico di 7.300 euro su 400 ore lavorate in un mese. «Ma non è detto – spiega – che tutti i mesi abbia lavorato le stesse ore e ci sia stato lo stesso guadagno. Anche perché da quella cifra bisogna poi decurtare gli oneri che spettano al libero professionista».

L’Asl chiarisce che «i medici in convenzione hanno obblighi diversi da quelli in regime di dipendenza. Vanno in autocertificazione anche se inseriti negli organici di lavoro lì dove richiesti».

Il medico in questione attualmente risulta sospeso in attesa degli esiti degli esami sull’idoneità. E sulla medicina in convenzione, il direttore generale dell’Asl, Antonio Nigri, chiarisce che «non sarà sospesa ma già mesi addietro abbiamo attivato una filiera di controllo. Vanno ringraziati tutti i sanitari, soprattutto quelli del sistema dell’emergenza urgenza, che lavorano in un sistema di sovraccarico a livello nazionale».

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