Un’abitazione del quartiere Buon Consiglio di Cerignola era diventata una vera e propria centrale di spaccio della droga, con la vendita garantita h24, ingegnosi metodi per nascondere la droga – in una cabina elettrica o nei terreni circostanti – e accorgimenti per eludere eventuali controlli.
È quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della locale Compagnia che hanno arrestato nove persone, tre in carcere e sei ai domiciliari, con le accuse di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Da gennaio a giugno del 2024 sono almeno 208 le cessioni di dosi di cocaina, hashish e marijuana documentate nel corso delle indagini.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, otto degli indagati avrebbero gestito lo spaccio all’interno dell’abitazione. Con loro avrebbe avuto accordi anche un altro pusher. Gli arrestati avrebbero utilizzato un linguaggio criptico e allusivo per indicare la sostanza stupefacente, definita “bottiglie di birra“, “caffè“, “benzina” e “prezzemolo“, concordando con gli acquirenti anche consegne a domicilio.
Nel corso delle indagini i carabinieri hanno arrestato una persona in flagranza di reato e segnalato quattro acquirenti alla Prefettura. Complessivamente sono stati sequestrati 600 grammi di droga tra cocaina, hashish e marijuana.
