«La reazione che abbiamo visto tutti mi pare che sia stata un po’ ingenerosa rispetto al lavoro che è stato fatto». Lo afferma Gino Gumirato, direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale voluto da san Pio a San Giovanni Rotondo, commentando la protesta dei lavoratori inscenata ieri durante il tradizionale incontro per lo scambio di auguri di Natale.
«Il vero volto di Casa Sollievo della Sofferenza – afferma Gumirato in una videodichiarazione – non è solo quello che si è visto ieri. Molti operatori sono consapevoli delle difficoltà, non tutti amano esattamente quello che cerchiamo di portare avanti, ma la vera Casa Sollievo è un’altra».
Il direttore generale chiarisce che «la situazione economico-finanziaria la conosciamo: l’eredità era che l’ospedale perdeva 23 milioni di euro all’anno e oggi la situazione è che l’ospedale non perde più e ha fatto investimenti clamorosi: 27,5 milioni di euro in ambito cardiologico, in ambito oncologico, con tecnologie di assoluta avanguardia. E quindi le prospettive sono buone».
E ancora: «Per quanto riguarda i finanziamenti della Regione, io credo che tutti abbiano compreso che stiamo parlando di finanziamento per l’erogazione delle attività, non certo di finanziamenti per chiudere un buco o per sanare una situazione».
Gumirato assicura che «apriremo un tavolo nuovo, se serve anche con la Regione, ma la cosa importante è dire ai cittadini che ogni singolo euro di finanziamento aggiuntivo è stato speso per aumentare le prestazioni».
