Si indaga per omicidio in relazione alla morte del 27enne Faik Iesenovski, italiano di origine macedone, scomparso a Borgo Mezzanone, borgata di Manfredonia a una decina di chilometri da Foggia, e trovato cadavere in un casolare abbandonato nelle campagne della zona giovedì 21 agosto scorso. A indagare sono gli agenti della squadra mobile di Foggia, coordinati dalla Procura.
Il giovane risiedeva con i genitori e un fratello in una palazzina della borgata. La sera di domenica 17 agosto è uscito di casa per incontrare, sembra, alcuni amici.
Sarebbe stato vittima di un pestaggio avvenuto nella piazza centrale della borgata davanti a più persone che avrebbero assistito alla scena. Poi sarebbe stato caricato in auto e portato via. I genitori si sono allarmati la mattina seguente quando, non vedendolo rientrare, si sono recati a denunciarne la scomparsa in polizia.
Attivato il piano di ricerche, coordinato dalla prefettura, durato tre giorni, quando gli agenti, che erano con i genitori della vittima, hanno ritrovato il corpo senza vita nei pressi di un casolare. Aveva il volto tumefatto e il segni di una prolungata esposizione al sole e ad agenti atmosferici.
L’autopsia sul cadavere di Faik Iesenovski, eseguita venerdì 22 agosto, avrebbe confermato la presenza di lividi ed ematomi (segni del possibile pestaggio) e, a quanto si apprende, anche quella di una ferita alla testa che potrebbe essere riconducibile ad un colpo di arma da fuoco o ad un corpo contundente (sul posto del rinvenimento presenti anche numerose pietre e sassi).
Su questo aspetto inquirenti e investigatori mantengono massimo riserbo. Ascoltate in queste ore diverse persone, oltre ai familiari e amici della vittima e visionate le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
Il sindaco di Manfredonia Domenico La Marca ha annunciato una richiesta di incontro immediato con il prefetto per la questione sicurezza nella borgata, spiegando di aver chiesto già in diverse occasioni l’istituzione di un presidio fisso di forze dell’ordine.
