Hanno 20 e 22 anni i due giovani, rispettivamente di Orta Nova e Foggia, accusati di aver fatto esplodere lo sportello automatico di una banca a San Marco in Lamis.
I due sono stati arrestati e condotti in carcere dai carabinieri con le accuse di furto pluriaggravato, detenzione e porto di esplosivo.
L’assalto al bancomat avvenne il 28 novembre del 2024. I due ragazzi avrebbero agito insieme ad altri due complici.
Dopo la violenta esplosione che provocò ingenti danni all’istituto di credito i malviventi fuggirono con un bottino di circa 28mila euro a bordo di un’auto abbandonata poi a pochi chilometri e recuperata dai militari. Al suo interno c’erano chiodi a quattro punte e attrezzi da scasso, tra cui un’asta metallica compatibile con quella utilizzata per l’inserimento dell’esplosivo nell’Atm.
Lo scorso 27 febbraio, durante le indagini, uno dei due indagati, che dal 24 ottobre 2024 (da circa un mese prima dell’assalto) si era sottratto alla notifica di un altro provvedimento restrittivo rendendosi irreperibile, è stato rintracciato a Stornarella dai carabinieri che – oltre a raccogliere sul suo conto prove dell’assalto – lo hanno arrestato in flagranza di reato avendo rinvenuto nel casolare dove si era nascosto una pistola clandestina con munizioni, ordigni esplosivi a elevato potenziale e circa 100 grammi di droga, tra hashish e marijuana.