Nei giorni scorsi e più precisamente a Pasqua e pasquetta, molti pescatori arrivano a Celenza Valfortore per lanciare i loro ami nelle acque del Lago di Occhito. Ma questa volta hanno trovato una sgradevole sorpresa sulla sponda pugliese che su quella molisana: la massiccia presenza di pesci morti.
I pescatori hanno segnalato il ritrovamento al sindaco del Comune che si è subito attivato nel segnalare il fatto agli organi preposti. Massimo Venditti, sindaco del centro dei Monti Dauni, ci spiega che, i circa 500 pesci ritrovati morti, sono tutte carpe, una specie che si nutre prevalentemente sui fondali e si potrebbe ipotizzare l’azione di qualche batterio o altre sostanze nocive giacenti sui fondali.
Un segnale, quanto meno confortate per i cittadini e per gli agricoltori che utilizzano le acque della Diga, arriva dal sopralluogo effettuato: le acque sono limpide e non si notano alghe o altre situazioni di possibili inquinamento. L’episodio ha riportato alla mente il 2009, quando la diga fu interessata dall’alga rossa, che, dopo i controlli, non ha creato particolari danni.
Intanto, dall’Arpa fanno sapere che sul posto è intervenuto personale dell’unità operativa Ambienti naturali, insieme a tecnici del Dap e dell’Asl e che sono stati inviati gli esemplari prelevati all’istituto zooprofilattico di Foggia per gli esami del caso.










