Da oltre un decennio è attivo un singolare ponte trans-mediterraneo e trans-atlantico che collega Bari e Chicago, la Puglia e gli Usa per il tramite di studiose e studiosi di discipline cristianistiche.
Le basi di questo ponte furono gettate, una quarantina di anni fa, da Giorgio Otranto, maestro della ricerca cristianistica a Bari, che si legò in sodalizio profondo, amicale e scientifico, con Edmondo Lupieri, professore di Storia del cristianesimo prima a Torino e poi a Udine.
Quando, negli anni Duemila, Lupieri si trasferì con la famiglia a Chicago e iniziò una nuova carriera di docente di Nuovo Testamento e Cristianesimo Antico alla Loyola University, il sodalizio non si interruppe, pur facendosi gli incontri fra i due colleghi giocoforza più sporadici. Fu quindi nel 2013, appunto sulle fondamenta costruite con costanza, affetto e pazienza, che il ponte fu gettato.
Nel novembre di quell’anno, infatti, una delegazione di studiose e studiosi baresi, si recò per la prima volta nella “Windy City”, ove fu svolta una serie di conferenze e presentata una mostra sulla Puglia e sui suoi Patrimoni UNESCO (Monte Sant’Angelo, il Castello Svevo, Alberobello). I lavori si spostarono quindi a Baltimora dove, in occasione del convegno mondiale degli studiosi di discipline legate alla Bibbia, l’Annual Meeting della Society of Biblical Literature, il gruppo barese organizzò un “Additional Meeting”: convegno e serata culinaria italiana incentrati sulla Puglia, sulle ricerche dell’Università di Bari e sulla rivista “Vetera Christianorum”, la più antica del nostro Ateneo.
Il viaggio del 2013 diede il via a una serie di scambi straordinariamente proficui, che hanno visto per un verso la partecipazione dell’Università di Bari a una serie di successivi Annual Meetings (a Denver, San Diego, San Antonio) e, per altro verso, la presenza a Bari di numerosi colleghi della Loyola University. Il flusso sempre più intenso di viaggi trans-atlantici, tuttavia, non è rimasto circoscritto ai soli docenti.
Nel 2016 un gruppo di studentesse e studenti americani, che trascorrevano un anno presso il “John Felice Rome Center”, sede romana della Loyola, si impegnarono felicemente in una campagna di scavo internazionale, insieme con giovani archeologhe e archeologi italiani, presso il cosiddetto “Eremo di San Nicola” a San Marco in Lamis (Fg), nell’ambito del summenzionato progetto FIRB, sotto la direzione di Daniela Patti e con la collaborazione di Tonia Bocola e Giuseppe Schiavariello. Inoltre, dal 2016 Chicago è diventata meta degli studenti Uniba che aderiscono al progetto “Global Thesis”, un premio di studio che, con erogazione di una borsa integrativa, consente a laureande e laureandi meritevoli di svolgere per alcuni mesi le ricerche per la propria tesi in una sede estera. Anche a livello di dottorato l’intreccio di rapporti fra Bari e Chicago continua a dare ottimi frutti. La lista di attività e di rapporti, come si vede, è nutritissima.
Quel che non è facile elencare né descrivere è lo straordinario panorama umano che rende sempre eccezionali e irripetibili questi attraversamenti dell’Atlantico. Eredi infatti, come siamo, della caratura umana di Giorgio Otranto, continuiamo a coltivare convintamente innanzitutto i rapporti personali, quando ci incontriamo per lavorare insieme. L’auspicio è che il ponte, che da oltre dieci anni vede viaggi e attraversamenti senza soluzione di continuità, regga ancora per lungo tempo nel futuro.