Oggi prendiamo un po’ di spazio alle notizie in primo piano per festeggiare – insieme a tutte e tutti voi – una lieta ricorrenza, ovvero il primo anno di pubblicazione de “L’Edicola del Sud”. Il nostro quotidiano spegne la prima candelina dopo 365 giorni che sono letteralmente vo-la-ti. Inutile dire che qui in redazione siamo davvero felici di questo traguardo raggiunto con non pochi sacrifici. Perché negarlo, il mondo dell’editoria ha vissuto periodi certamente migliori; la crisi si fa sentire e basterebbe ricordare l’aumento vertiginoso delle spese energetiche e della carta per spegnere qualsiasi entusiasmo. Tranquilli, però, non cascheremo in questo trappolone: non ci lasceremo trascinare nelle buie stanze del pessimismo.
A cominciare dagli Editori, oggi abbiamo deciso di ridere e stare sereni. Già gli Editori: Sebastiano e Vito Ladisa. Innanzitutto li ringrazio per aver creduto in me e per avermi concesso il privilegio di salpare con questa nave nel mare aperto dell’Informazione. Hanno accettato la sfida di un giornale libero, non strumento di scambio e di potere, ma “utensile di servizio” per registrare con accuratezza la politica, la società, la cronaca, il costume dei nostri territori. Il loro impegno civico, come dimostrano le ultime iniziative intraprese a San Severo e – per esempio – a Bari con la nascita di una Scuola di alta formazione con alloggi per studenti, una cucina sociale e un supermercato solidale, è assai profondo e teso ad incidere nel tessuto connettivo della nostra Comunità. Si chiama antimafia sociale e consiste – per esempio – nel procurare alternative a quei tanti giovani che, nelle zone più depresse di città e paesi, si trovano a dover scegliere tra una lira in tasca e la salvaguardia della loro onestà. Ecco, il Gruppo Ladisa ha deciso di investire nel lavoro, per tutte e tutti, nel lavoro come unico deterrente al malaffare. Da qui è partita l’idea del nostro quotidiano: dalla voglia di incidere raccontando la vita senza filtri, senza doppi fini, ma con il solo scopo di dire la verità, tutta la verità. Insomma, nel profilo appena tracciato di due imprenditori, che non servono solo pasti a trecentomila persone al giorno, c’è l’identikit preciso del nostro quotidiano. Siamo qui per fare bene. La Redazione dell’Edicola del sud, vuole fare bene e tener fede all’impegno assunto con i suoi lettori un anno fa. Rispettare le loro voci e quelle dei territori che rappresentano, evidenziare le istanze di chi non ha voce, costruire relazioni ed opportunità
Dunque auguri a noi (compresi voi lettrici e lettori) e che il destino ci sia benevolo perché qui nessuno ha intenzione di tirarsi indietro. Avanti tutta e auguri a Maya, una meravigliosa barboncina che oggi compie due anni e che consideriamo fin dal primo momento la nostra portafortuna.