Il 3-3 di Catanzaro, sebbene in classifica non abbia prodotto grandi effetti, se non tenere a debita distanza l’inferno dei playout, sul piano psicologico potrebbe rappresentare una spinta incredibile. Peccato che venerdì prossimo al “San Nicola” arriverà un Palermo ancora più gasato dei biancorossi dopo il roboante successo sulla capolista Sassuolo.
Un rilassamento della prima della classe, ormai con quasi due piedi in serie A, oppure i siciliani hanno ingranato la quinta, complice l’arrivo di quel fenomeno di attaccante di nome Pohjanpalo? Forse un mix di entrambi i fattori. In Calabria sembrava dovesse finire come da copione stagionale, col Bari in vantaggio che si fa rimontare e superare. Invece, Favasuli e Favilli, con due prodezze, figlie di iniziative personali (soprattutto nel primo caso) hanno rimesso i conti a posto lasciando il Catanzaro e l’ex Polito a bocca asciutta quando mancava una manciata di minuti alla fine. Per Favasuli è il meritato premio dopo una serie di prestazioni sempre al di sopra della sufficienza. Il gol del 3-3 di Favilli, invece, è una lezione di quali debbano essere i movimenti in area di rigore di un attaccante di razza.
Ma le note dolenti, purtroppo, non sono mancate nemmeno allo stadio “Ceravolo”. Nonostante i rientri dei “titolari” Vicari e Pucino, lo spartito non è cambiato di una virgola. Solite disattenzioni, solite incertezze, anche se meno gravi di altre volte. E non ci riferiamo all’eurogol del bomber Iemmello, che da una trentina di metri ha beffato l’incolpevole Radunovic, lasciando di sasso Vicari e compagni, quanto alle amnesie difensive quando il Bari è sotto pressione. E’ come se saltassero le posizioni perchè tutti concentrati sul portatore di palla, come se fosse l’unico avversario in campo.
Saremo impopolari ma i playoff, a sei giornate dalla fine del campionato, diventano quasi un aspetto marginale. Il quinto posto della Juve Stabia è ormai andato, il sesto del Catanzaro, quasi. Il settimo è occupato proprio dal Palermo. Solo una vittoria venerdì al “San Nicola” potrebbe rimetterlo in gioco. Realisticamente, l’unica alla portata, è l’ottava piazza del Cesena, a 2 punti. Ma sarebbe la classica vittoria di Pirro.
Bentornato,
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