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Tempo di odio e di avarizia cognitiva

Un tempo di odio, rancore, approssimazione, quello che stiamo vivendo come comunità mondiale. Un vento di tempesta imperversa nel cuore e nell’animo delle persone che pare abbiano smarrito la via del dialogo e del confronto.

Odiatori seriali, mistificatori della verità, imperversano nel mondo oscuro della comunicazione sotterranea con l’utilizzo di parole di odio e di sangue.

La grande inaspettata, non per me, sorpresa arriva dai giovani. Una generazione che parla di amore, tenerezza, gioia di vivere, nonostante tutto il male che noi abbiamo scaricato sul loro futuro. In queste settimane di mobilitazione giovanile, senza colori partitici e forse senza nessuna idea della Politica, stanno segnando un percorso nuovo, una stagione di cambiamento e riorganizzazione dell’ordine delle cose. Alle parole di odio, al dolore che arriva tutti i giorni nelle nostre case, i giovani provano a rispondere con la forza gentile della scrittura e della poesia.

I giovani chiamati alla prova stanno dando un esempio grandissimo a tutti noi al grido di “restiamo umani”. Oggi, un pensiero nuovo emerge in questa realtà di pericolosa “avarizia cognitiva”. Donne e uomini che fanno della scrittura lo strumento da offrire alle nuove generazioni. Poetesse e scrittrici come Emanuela Sica, Angela Caputo, offrono lavori culturali e sollecitano una straordinaria possibilità di potere riflettere e costruire insieme condizioni nuove. Poesie e scritti, veri fiocchi di gentilezza, un pensiero di serenità in questo momento di grande tristezza mondiale.

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