Tasse e difetti di comunicazione in una città pugliese. In premessa, per evitare le solite strumentalizzazioni, ed essendo un uomo libero da condizionamenti, esprimo il mio parere pur avendo sostenuto convintamente l’amministrazione La Marca, sindaco di Manfredonia. Ma non posso aderire alla richiesta di qualche conoscente che sostiene che un’amministrazione vada difesa sempre, o peggio ancora, che “i panni sporchi si lavano in famiglia”. Ebbe a dirlo un giovane Giulio Andreotti. Io conosco solo la mia famiglia. Quando pensavo di averne un’altra, mi sono ritrovato in un covo di vipere. Dopo aver ascoltato il video, prima ancora di entrare nel merito delle cose dette, mi sono chiesto – come diceva il mitico Carrano, allenatore del Manfredonia Serie D 2003/2004 – “Chi è questo scienziato?”. Ed io mi chiedo: chi sono gli esperti di comunicazione che stanno dietro al Sindaco? Da quale scuola li hanno presi? Voglio conoscerli. Sono dei geni. Gente che merita altri palcoscenici. Conosco la tecnica: quando si tratta di prendersi i meriti per Gigi D’Alessio, tutti pronti. Quando si rischia la popolarità con la Tari, meglio stare al fresco, a casa, chiaramente.
Nel merito, il Sindaco non ha dato alcuna risposta. Ha semplicemente affermato una cosa gravissima: i cittadini di Manfredonia, dopo essere stati rapinati nel 2019 e nel 2020, sono stati oggetto di una tassazione Tari 2023 e 2024 errata, invertendo i costi fissi con quelli variabili e viceversa. Un errore grossolano, unico nel suo genere in Italia. Nulla ha detto il Sindaco su come intende ovviare a questo macroscopico errore. Si tratta di circa 28mila contribuenti. Secondo un calcolo approssimativo, sono alla pari quelli che devono ricevere importi, avendo pagato di più, e quelli che invece devono integrare la Tari 2023–2024. Per importi in positivo o in negativo che vanno da 1 euro fino a 1.500 euro. Chiaramente, questa attività esporrà il Comune a un lavoro faticoso, con un aggravio di costi notevole, che qualcuno dovrà spiegare chi pagherà e come. Non sono da escludersi anche class action da parte di associazioni dei consumatori, visto che è caduto – imbarazzante – il sipario sulla vicenda.
Sempre il Sindaco ha sostenuto di aver individuato responsabilità e responsabili. Certo, la lista è lunga ed è francamente preoccupante che, nella catena delle responsabilità, nessuno si sia accorto dell’errore. Oggi, a Manfredonia, pagare le tasse è come tirare una monetina: non sai mai se stai dando troppo, troppo poco, o tutto per niente. Ma la democrazia locale non può ridursi a un tiro di dadi — né a un video postato di fretta per provare a placare il malcontento. La verità è che, dietro ogni bolletta sbagliata, c’è un cittadino che si sente preso in giro. E dietro ogni silenzio istituzionale, c’è una comunità che sta imparando a non fidarsi più. Attenzione: quando un popolo perde la fiducia, non la restituisce più. Neppure con il miglior comunicato. Neppure con il miglior video. Lo dico consapevolmente: anche io ho fatto errori.
Bentornato,
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