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Sugli errori giudiziari la politica è in ritardo

Il 17 giugno, segna un anniversario che non possiamo permetterci di dimenticare. Alle 4 del mattino di questo giorno, nel 1983, Enzo Tortora venne arrestato ingiustamente nell’hotel Plaza di Roma, un evento che ha segnato non solo la vita di un uomo, ma ha anche messo in luce le fragilità di un sistema giudiziario che, in quel periodo, sembrava non conoscere limiti né scrupoli.

Tortora, un noto conduttore televisivo, divenne il simbolo di una giustizia che non sempre è giusta, di un’accusa infondata che ha rovinato la sua vita e la sua carriera. Da allora, la società italiana ha fatto molti passi avanti, ma la necessità di riflessione e di commemorazione rimane cruciale.

Oggi, avremmo dovuto celebrare la Giornata nazionale in memoria delle vittime degli errori giudiziari, una data che avrebbe potuto servire da monito per evitare in futuro ingiustizie simili. Tuttavia, il nostro Parlamento è in colpevole ritardo. La mancata istituzione di questa giornata rappresenta non solo un’ingiustizia nei confronti delle vittime, ma anche un segnale allarmante di come il tema degli errori giudiziari venga spesso trascurato.

La giustizia non è solo un sistema di norme e procedure; è un valore fondamentale che deve essere protetto e rispettato. Ogni errore giudiziario non è solo un errore tecnico, ma una ferita profonda inflitta a chi ha subito ingiustamente. Enzo Tortora non è l’unico; ci sono molti altri casi di persone che hanno vissuto l’incubo di un’accusa ingiusta, di una detenzione che non avrebbe mai dovuto avvenire. È ora di chiedere che il Parlamento prenda in seria considerazione l’istituzione di questa giornata commemorativa. È fondamentale che la memoria di chi ha sofferto ingiustamente venga onorata e che si instauri un dibattito pubblico su come migliorare il nostro sistema giudiziario, affinché tali errori non si ripetano.

La giustizia deve essere un diritto di tutti, non un privilegio di pochi. Il 17 giugno non deve essere solo una data da ricordare; deve diventare un giorno di riflessione collettiva, di impegno civico e di responsabilità. È il momento di fare un passo avanti, di unire le forze per costruire una giustizia più equa e più umana. La memoria di Enzo Tortora e di tutte le vittime degli errori giudiziari ci chiama a non rimanere in silenzio.

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