Gaza atto quarto. Per vedere come sono ridotte le democrazie occidentali, Gaza è una cartina tornasole fenomenale; la fotografia inconfutabile, di come i governi ignorino la volontà popolare. Demos, “popolo” e Kratos, “potere”, questo il significato originario: “governo del popolo”. Se guardiamo a cosa sta succedendo nel mondo oggi, ci rendiamo perfettamente conto che le cose vanno nel segno diametralmente opposto: le popolazioni, in ogni angolo d mondo, si mobilitano in favore della Palestina mentre i loro governi sostengono Israele.
La cosa che fa sorridere, pur nella drammaticità del momento, sono le argomentazioni che, questi disumani individui, utilizzano per supportare la loro tesi. La più esilarante: “siamo stati eletti dal popolo”; eccolo il fantoccio della democrazia che ti viene agitato contro. La più ripugnante: ‘il livello di antisemitismo sta aumentando ed è di nuovo caccia all’ebreo’. A questa massa di pseudo-intellettuali, di pseudo-giornalisti, di beneficiati, di raccomandati e di radical frick, giusto per rimanere a livello delle loro farneticazioni, si potrebbe rispondere come rispose il medico al suo paziente ottuagenario, che gli chiedeva conto del perché dei fischi nelle orecchie: “e alla sua età cosa vorrebbe, gli applausi?”.
Ecco, questa disumana e stolta comunità che sostiene Israele, si stupisce del fatto che quanto sta accadendo a Gaza possa fomentare odio e non applausi. Il richiamo forte ed, a mio avviso, irriguardoso è verso la Shoah è, ancora una volta, con la verità ribaltata. Noi ci chiediamo, infatti, come possa un popolo che ha subito l’olocausto, accettare quello che sta facendo oggi il Governo di Israele.
Questo mefitico modo di pensare, ci impone una riflessione: o prendiamo atto con sdegno, di questo schifoso modo di ragionare e lo releghiamo nei confini dentro i quali non può nuocere e, quindi, non in luoghi di governo, o saremo costretti ad assistere ad altri olocausti; come, infatti, è accaduto nella ex-Jugoslavia, in Armenia o, come avviene oggi a Gaza, nell’Africa sub-sahariale e in qualche altra dimenticata parte del mondo. Basta, basta con le bugie di regime: ci dicono che noi ci dimentichiamo di Hamas ma, non solo non è vero, ma diventa imbarazzante sentire, da uomini del Governo Israeliano, che il nemico non è Hamas, bensì ogni singolo bambino, ogni singolo neonato Palestinese.
È in atto uno sterminio deliberato di una intera popolazione e noi dovremmo stare attenti a non usare termini, che possano turbare l’equilibrio e il quieto vivere, di questi illuminati del pensiero occidentale. Ma io non riesco a fingere, anche perché conosco bene con chi abbiamo a che fare: sono sempre le solite ‘puttane’, senza distinzione di genere, che si annidano in ogni dove, abilissime a vendere i loro Servigi ai potenti di turno. A maggior ragione urlerò che a Gaza è in atto un Genocidio.
Qualcuno inizia a capirlo; Regno Unito, Australia, Canada, Nuova Zelanda e Norvegia hanno imposto sanzioni contro i Ministri Israeliani Ben-Gvir e Smotrich ai quali verranno congelati i beni e non sarà concesso l’ingresso nei loro territori per aver “istigato alla violenza estremista e per violazione dei diritti umani dei Palestinesi.
Mentre il nostro Governo dorme sonni tranquilli, nonostante sia risaputo che le bombe che vengono sganciate su Gaza siano state prodotte in Italia, Germania e Stati Uniti, noi ex parlamentari, insieme alla nostra associazione e ad altri parlamentari europei, abbiamo scritto al Segretario di Stato della Santa Sede, Monsignor Parolin: “constatato che da parte dell’Onu e di altri Stati, anche europei, si è privi di una qualunque strategia politica che possa in qualche modo essere utile per riscontrare la volontà di reagire a uno sterminio continuo ed indiscriminato….ci rivolgiamo a Lei, per superare la logica dell’antisemitismo e studiare una iniziativa che possa essere valutata dal mondo intero per la sua superiorità e la sua umanità.”
Abbiamo l’obbligo morale di provarci, in ogni modo, in ogni dove e con qualsiasi mezzo: dobbiamo liberare Israele dal suo Governo e la Palestina da Hamas e da Israele. Non sono credente, ma prego ogni giorno per Gaza.
Bentornato,
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