Avrei potuto parlarvi di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e compare di Giovanni Toti che, parla – “dello schifo d’Italia”, come detto a Report – a ragion veduta visto che lui e i suoi sodali ne sarebbero protagonisti, almeno secondo i pm. Epperò, mi vengono a noia. Sempre nella tesi della Procura, farebbero sempre le stesse cose: saccheggerebbero le casse pubbliche e ne parlerebbero al telefono. Una forma di imbecillità che, se confermata, non avrebbe eguali neppure nei peggiori postriboli di Caracas. Poi non ci sarebbe da stupirsi o indignarsi se la stampa desse risalto a certe presunte ruberie o se la gente non capisse che esse sono opere di bene per la collettività. Ecco, oggi non voglio parlare di questo.
Oggi vi voglio raccontare di Cristiana De Filippis. 31 anni, che ha vinto l’Ems Prize, cioè il premio europeo che è l’anticamera del premio Nobel per la matematica. Cristiana è di Matera, quindi mia concittadina, ma a lei mi unisce – a sua insaputa – una consuetudine tennistica con il padre, con il quale gioco abitualmente. Racconta Cristiana che, appunto il padre le aveva sconsigliato di fare matematica, sostenendo che era una facoltà che, inesorabilmente, avrebbe avuto un unico sbocco, quello dell’insegnamento. Ma per Cristiana la matematica è vita: laurea triennale a Torino e magistrale a Milano; Phd a Oxford e poi, a discapito di prestigiose offerte straniere, la scelta di tornare in Italia; a Parma precisamente.
La scelta non è casuale, perché Cristiana sceglie in base ai suoi studi e sa che a Parma c’è un gruppo che studia il ‘calcolo delle equazioni differenziali’ guidato da Giuseppe Mingione, che gode di fama mondiale. Sono proprio questi studi di Cristiana che, secondo l’American Mathematical Society sono fra i più citati della sua generazione. Ed anche per questa ragione che la rivista Forbes, mette Cristiana tra le 100 donne italiane più influenti nel mondo.
Ma la fortuna di avere un talento di questo livello ancora in Italia lo si deve, sicuramente, a qualche casualità. Non è un caso, se succede a Parma e non a Matera; secondo la classifica ‘Governance Poll’, infatti, è il sindaco di Parma, Michele Guerra, il più amato dagli italiani; ed è lo stesso sindaco a congratularsi per primo con Cristiana, ben sapendo cosa succede all’interno della Università della sua città. Il sindaco di Matera, Bennardi, invece, della sua Università forse non sa neppure che esiste o non se ne è mai occupato. Le risorse del Comune di Matera sarebbero finite nella ‘Casa delle Tecnologie’ – iniziativa pregevole – peccato che i soldi, secondo i pm e la Guardia di Finanza, sarebbero serviti per finanziare i viaggi dell’assessore alla partita, del sindaco e del suo capo di gabinetto, oltre che a fantomatiche società, create ad hoc. Dai, non scherziamo, Bennardi è attualmente in Arabia Saudita per gemellare Matera con Alula, non può certo pensare a Cristiana De Filippis.
Nella sostanza, dobbiamo gioire perché qualcosa di anomalo nel nostro Paese ancora succede. Perché nella quotidianità, nella normalità, ce lo ricorda proprio Cristiana, nel nostro Paese s’investono pochissime risorse in ricerca e il confronto con i Paesi occidentali è imbarazzante.
Ma che ce ne frega della ricerca, noi i miliardi li buttiamo nei Superbonus. A proposito mi chiedo come mai, gli illustri matematici, che hanno conferito il premio a Cristiana De Filippis, non abbiano preso in considerazione un talento come Giuseppe Conte, non dev’essere facile, infatti, far quadrare i conti di uno Stato che a chi investe 100, restituisci 110. Perbacco, devo aver sottovalutato la giuria, infatti loro sanno ben distinguere quelli che ‘fan di conto’ da quelli che ‘danno i numeri’. Auguri Cristiana. In alto i cuori.