Il settore dello spettacolo dal vivo e del cinema pugliese condivide pienamente le preoccupazioni espresse negli interventi di Ines Pierucci, Aldo Patruno e Sergio Blasi, nell’articolo a firma di Felice Blasi apparso ieri su queste pagine. Negli ultimi dieci anni si è fatto tanto nella Regione Puglia per la cultura, dimostrando una grande capacità di spesa delle risorse, ma ci sono comunque state alcune criticità che, con l’avvento della legislatura presieduta da Antonio Decaro, auspichiamo vengano risolte.
Innanzitutto, la necessità di avere un assessore alla Cultura, un assessore a pieno titolo per il settore culturale, e non un delegato. Quello che è accaduto anche durante l’ultima legislatura, con il Presidente della Regione che ha tenuto per sé la delega, e poi con la nomina di un consigliere delegato, ha denotato poco interesse della politica rispetto a un settore fondamentale per lo sviluppo del territorio e dove operano centinaia di realtà con un lavoro quotidiano teso alla crescita della comunità.
L’altra cosa fondamentale è l’approvazione di una legge regionale sullo Spettacolo. La legge 6 del 2004, approvata durante la presidenza di Raffaele Fitto, con la quale venne istituito il Fondo unico regionale dello spettacolo (FUSR) a sostegno di cinema, teatro, musica, danza e spettacolo viaggiante e fu costituito l’Albo regionale per i soggetti che operano nel settore dello spettacolo, è a tutt’oggi l’unica del settore. Noi abbiamo avviato un confronto e una concertazione con gli stakeholder del settore e il Dipartimento Cultura della regione, per la nuova legge, che però nell’ultima seduta della consiliatura appena trascorsa non è passata per via della mancanza del numero legale.
Occorre ripartire quindi dall’approvazione di questa legge andando a metterci la corretta dotazione finanziaria dei fondi ordinari per far sì che il settore, con tutte le sue già note fragilità, abbia una prospettiva.
Giulio Dilonardo è presidente Agis di Puglia e Basilicata