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Quegli affari fra finanza e politica

Partiamo dalla abusata espressione di ‘fatti e misfatti’; chiediamoci: chissà mai perché, nel nostro Paese i fatti si tramutano, quasi sempre, in misfatti. Facciamo un esempio di stringente attualità: Leonardo S.p.a., per chi non lo sapesse, è la continuazione di una delle ultime aziende di Stato; prima Finmeccanica S.p.a., poi Leonardo Finmeccanica S.p.a. per finire con l’attuale ragione sociale. Come sia sopravvissuta alle svendite di fine stagione del prof. Prodi, resta uno dei misteri della nostra Repubblica.

Con il 30% del capitale sociale, il Ministero dell’economia e delle finanze è il maggior azionista. Leonardo non è una società qualsiasi; ha in pancia il meglio dell’industria militare internazionale: da AugustaWestland (elicotteri) a Oto Melara (leader mondiale nella costruzione di cannoni), solo per citarne alcune; si occupa dei sistemi di difesa in generale e della cyber sicurezza in particolare. È la quattordicesima impresa di difesa del mondo e la seconda in Europa per grandezza. Come presentazione penso possa bastare.

Dimenticavo, la nomina dei vertici amministrativi è di esclusivo appannaggio della politica e questi incarichi, nella spartizione del ‘manuale Cencelli’, sono equiparati ad un ministero. Ve ne darò una prova certa nel prosieguo. In questi giorni Leonardo, insieme a Rheinmentall, azienda tedesca leader nella produzione di armi, ha lanciato un offerta da 1,5 miliardi per comprare Idv – Iveco Defence Vehicles, – del gruppo Exor della famiglia Agnelli-Elkann. Idv produce veicoli blindati a ruote e l’offerta rientra nelle normali dinamiche di strategie aziendali.

C’è una nota stonata però; l’anno scorso, sempre Leonardo, aveva fatto un offerta per l’acquisizione di Idv pari a 750 milioni di euro, esattamente la metà di quella attuale. È vero che nel frattempo, grazie alle guerre e alla corsa agli armamenti la Iveco Defence Vehicles ha aumentato del 15% il suo fatturato, ma è altrettanto vero che ‘demiurgo’ di questa operazione è l’attuale Amministratore Delegato di Leonardo.

Si chiama Roberto Cingolani ed è stato nominato il 12 aprile 2023 dal Governo Meloni. Era stato Ministro della Transizione Ecologica nel Governo Draghi e, se non bastasse, nel recente passato è stato anche nel consiglio di amministrazione di Ferrari. Ferrari? Il vino? No, le macchine. Ma sbaglio o anche questa azienda è di proprietà del famiglia Agnelli-Elkann?

Insomma Cingolani passa da Ministro ad Amministratore Delegato di Leonardo S.p.a. Se non si è dei ‘famigli’, non si entra in questi giochi. E, come sempre, questi giochi, cadono sulle nostre teste e i soldi escono dalle nostre tasche. Se la famiglia Agnelli-Elkann ci restituisse la impressionante montagna di soldi avuti dallo Stato Italiano, il nostro debito pubblico sarebbe il più basso d’Europa. Se in un periodo di crisi dei mercati, di instabilità finanziaria, di crisi del lavoro, di aumento delle povertà, l’Europa della Von der Leyen, mette a disposizione 800 miliardi di euro per il riarmo, vuol dire che il potere della lobby delle armi è al di sopra dei governi.

Odio quei falsi profittatori che facevano finta di piangere Papa Francesco e che oggi si dichiarano in linea con la ‘pace disarmata e disarmante’ di Papa Leone XIV. Sono in tanti. La stragrande maggioranza di quelli che stavano in prima fila durante le esequie di Papa Francesco. Ma il campione in assoluto risponde al nome di Matteo Salvini. Lo trovi indifferentemente e con la stessa leggerezza, da Putin, da Trump o da Netanyahu e, con la stessa leggerezza è capace di pontificare: “il Papa si è rivolto ai potenti del mondo parlando di pace, ma ho l’impressione che a Bruxelles, Parigi e Berlino ci sia qualcuno a cui convenga che le guerre continuino.” Ecco la versione rock del Salvini pacifista. Poi vai in Parlamento e trovi la versione trash, lo stesso Salvini che, con rinnovata leggerezza, vota e fa votare di tutti i provvedimenti del Governo sulle armi e sul riarmo. Quando il 18 maggio, farete a gara per assistere alla cerimonia per l’inizio del Pontificato di Leone XIV, provate ad avere un pensiero onesto una volta tanto, provate a pensare: a Gaza continuano a morire donne, bambini ed innocenti e noi continuiamo a vendere armi a Israele. E, se ne siete capaci, fatevi schifo da soli.

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