L’aggressione violenta, in casa, in piena notte ad una persona anziana in un piccolo Comune come Rocchetta Sant’Antonio non è cosa da sottovalutare o derubricare a “fatto normale”. I piccoli Comuni e le aree interne sono abitate per lo più da persone anziane, fragili, vulnerabili e sopratutto sole. Un nuovo fronte si apre. Queste fragilità necessitano di riflessione politica, misure adeguate e azioni concrete. Le piccole comunità locali non sono attrezzate per difendersi da questi attacchi, perché il clima di “pace e tranquillità” non ha dato vita ad anticorpi sociali. Per le persone anziane, l’accoglienza, il bicchiere d’acqua ed il caffè da offrire anche a persone sconosciute è normale. Una normalità che oggi rischia di diventare un problema. Le truffe social, le truffe telefoniche, si intensificano sempre di più e la fragilità degli anziani è sempre di più messa a dura prova. Occorrono strumenti nuovi. L’intelligenza artificiale va orientata anche in questa direzione.
Un tema che preoccupa fortemente le famiglie che vivono al Nord per lavoro ad hanno lasciato genitori e parenti anziani nei piccoli Comuni del Sud.
Come si organizza la Comunità nel suo piccolo? “Il Fortino Sociale”. Un esperimento che ha funzionato durante il periodo covid. I Carabinieri, il medico di famiglia, il sacerdote, il Comune, le associazioni, tutti insieme per fare squadra e vincere la partita.
La Comunità solidale che si organizza e fa rete anche nel comunicare positivamente senza instillare paure e preoccupazione che possono creare ansia e turbe psicologiche. È tempo di dotare i nostri anziani di: pulsanti di emergenza, braccialetti o orologi con sensori di caduta, sistema di teleassistenza. Intelligenza artificiale che permette agli anziani di vivere nelle proprie case con maggiore autonomia, sapendo di poter contare su un aiuto immediato in caso di necessità.
In questo modo i familiari possono monitorare la situazione dell’anziano a distanza e ricevere notifiche in caso di emergenza, riducendo ansia e stress. La possibilità di inviare un segnale di soccorso immediato può fare la differenza in situazioni di malessere, cadute o aggressioni diurne e notturne. I sistemi devono essere semplici da utilizzare, anche per persone anziane con difficoltà motorie o cognitive.
I Piani sociali di zona, le Regioni di concreto con gli Enti Locali hanno il dovere istituzionale di organizzare una risposta alle legittime attese de cittadini. Così come si rende necessaria una riflessione seria con profili di professionalità sul tema dell’utilizzo dei social da parte dei bambini e dei giovanissimi. Una comunicazione potente viaggia sotto i nostri occhi e non non riusciamo ad intercettarla.
Una potente azione pedagogica sul tema spetta alle famiglie, alla scuola, al mondo dei saperi ed alle realtà associative. La Politica recuperi il suo primato e faccia il suo dovere.