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Non sacrifichiamo i bambini sull’altare delle ideologie

L’odissea dei nostri bambini è diventata il filo rosso che attraversa le cronache di un mondo sempre più segnato dalla violenza e dalla codardia. La loro innocenza è stata strumentalizzata da chi, nel nome di ideologie distorte, non esita a mettere in pericolo le vite più fragili. Dalla violenza di Hamas, che utilizza i civili e in particolare i bambini come scudi umani per proteggersi dalle operazioni militari israeliane, alla triste realtà dei bambini ucraini rapiti dai russi, il panorama è desolante. Questi atti non solo rivelano la bassezza morale di chi li perpetra, ma mostrano anche quanto il conflitto possa influenzare la vita di chi dovrebbe essere al riparo da ogni male.

In un contesto così drammatico, non si può ignorare il comportamento di alcuni esponenti del mondo politico, che sembrano perdere ogni senso di responsabilità. È emblematico e sconvolgente il gesto di un docente comunista che, sui social, augura alla figlia del premier Giorgia Meloni la stessa fine di una vittima di femminicidio. Questo attacco non è solo un atto di odio, ma un riflesso della deriva morale in cui ci troviamo, dove le parole possono diventare armi letali.

In questo quadro, si inserisce anche la figura del giovane esponente di Forza Italia, il quale, anziché concentrarsi sull’unità e sulla necessità di proteggere i più deboli, decide di attaccare l’alleato Lega e il generale Roberto Vannacci, in un momento in cui il dibattito sulla guerra e sulle sue atrocità dovrebbe essere prioritario. Questo comportamento sembra più dettato da ambizioni personali che da un reale interesse per il bene dei bambini e delle famiglie coinvolte nei conflitti.

La codardia e l’odio sembrano aver messo un macabro velo su una generazione che meriterebbe di crescere in un ambiente di pace e sicurezza. È fondamentale che tutti noi, come società, ci uniamo per difendere i diritti dei bambini e condannare fermamente quegli atti vigliacchi che li mettono in pericolo. Solo così potremo sperare di costruire un futuro migliore, dove l’innocenza dei nostri figli non sia più sacrificata sull’altare di ideologie distorte e di interessi politici egoistici.

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