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Lo sciopero? Risposta inadeguata

Ci sono contenuti nella manovra di bilancio che riscontriamo nell’Agenda Sociale che come Cisl abbiamo presentato al governo e alle forze politiche nelle scorse settimane. Si tratta di una serie di proposte che abbiamo illustrato nell’ultimo incontro con il Governo e che speriamo possano essere discusse nell’iter parlamentare in corso in queste settimane, mentre ulteriori approfondimenti, così come condiviso il 7 dicembre, potranno essere affrontati ai tavoli programmati su lavoro e sicurezza il 12 gennaio, su previdenza e pensioni il 19 gennaio, ed uno sulla politica industriale sempre nel corso del mese prossimo. Da questa contrattazione può costruirsi un confronto ed interventi decisivi per affrontare le criticità di questa fase economica e sociale particolarmente difficile, con una inflazione a due cifre e una escalation dei prezzi che incide pesantemente sui bilanci delle famiglie. Uno sciopero, così come abbiamo avuto modo di ribadire in questi giorni, non ci sembra la risposta adeguata per tanti cittadini, lavoratori, pensionati, donne e giovani che già hanno tante difficoltà ad arrivare a fine mese per fare fronte al carovita, oltre che per le criticità che si creerebbero all’interno del sistema produttivo che a grande fatica prova a riprendersi. Il nostro giudizio nei confronti della manovra comunque è articolato, indicando luci ed ombre, improntato responsabilmente al confronto e al dialogo. Per la Cisl si tratta di ragionare sui tavoli negoziali considerando da subito, come sostiene Luigi Sbarra, la condivisione di un patto anti inflazione tra sindacato, imprese e istituzioni per garantire una crescita dei redditi e il rilancio dei consumi, il controllo dei prezzi e la lotta alla speculazione, più produttività e integrazione sociale.

Ovvero meno tasse su pensionati e lavoratori dipendenti considerando priorità la qualità del lavoro con una occupazione stabile, sicura e ben retribuita. A riprova di ciò in Puglia, come Cisl regionale, abbiamo avviato fino alla fine del mese, una serie di incontri con assemblee nei luoghi di lavoro e nelle sedi comunali sindacali, spiegando i contenuti della manovra economica che dovrebbe essere approvata entro dicembre, per evitare anche l’esercizio provvisorio che non gioverebbe al nostro Paese.

Si tratta di iniziative che troveranno una prima sintesi giovedì 15 a Roma nell’Assemblea nazionale della Cisl. Tutto ciò per ribadire che in questa fase di discussione parlamentare della legge di bilancio, più che gli annunci e gli slogan servono proposte e iniziative concrete per emendare gli interventi sul lavoro, sugli investimenti, sulle pensioni, sulla sanità, sulle politiche sociali, in una logica di cambiamento partecipato, attraverso un dialogo e confronto per costruire un nuovo modello di sviluppo che sappia centrare concretamente le esigenze di giovani, donne e delle persone in generale. Per ciò che riguarda la Puglia come Cisl regionale riteniamo che sia urgente discutere di sanità in cui vi è la necessità di riforme in tema di organizzazione, reti e strutture, dove è indispensabile, come condiviso l’8 marzo scorso con un protocollo, verificare con la Regione Puglia l’efficacia delle azioni derivanti dal Pnrr, con lo scopo di costruire insieme nuove opportunità per il benessere dei cittadini. In questa fase, ci facciamo ancora una volta strumento delle persone che tuteliamo, rappresentando le criticità di un sistema regionale pugliese che nel tempo non è riuscito a migliorarsi per condivisione e confronto. È, infatti, da questa capacità di contrattazione, di confronto sui temi concreti, che è possibile costruire una Puglia i cui territori non finiscano agli ultimi posti della classifica sulla qualità della vita.

Antonio Castellucci è segretario generale Cisl Puglia

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