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Le soluzioni che servono al meridione

Il Sud sta affrontando una svolta decisiva, con importanti iniziative infrastrutturali e progetti energetici che promettono di rinvigorire l’economia locale. La costruzione della strada statale Ionica 106 in Calabria e la nuova linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari non sono solo infrastrutture vitali: rappresentano il simbolo di un Sud che avanza, più integrato e accessibile, con interconnessioni regionali migliorate che potenziano la mobilità e l’interazione economica. Parallelamente, l’innovativo progetto delle comunità energetiche rinnovabili a San Giovanni a Teduccio, quartiere periferico di Napoli, è un esempio lampante di come il Mezzogiorno possa guidare la transizione verso un futuro sostenibile.

Questa iniziativa ha migliorato l’accesso all’energia e promosso un nuovo modello di governance comunitaria, dimostrando l’efficacia dell’autonomia locale nel rispondere alle esigenze specifiche delle comunità. Questi sviluppi sono particolarmente rilevanti nel contesto dell’approvazione recente dell’autonomia differenziata, una riforma che, sebbene porti nuove prerogative alle Regioni, solleva anche preoccupazioni sui Livelli essenziali delle prestazioni (Lep).

La garanzia di questi servizi non è scontata e la presa di consapevolezza di questa realtà deve spingere le Regioni, specialmente quelle del Sud, a considerare come poter operare efficacemente anche in assenza di un supporto garantito a livello centrale. Il Sud, quindi, non può più permettersi di rimanere in attesa di decisioni altrui o dipendere indefinitamente dai Lep. È fondamentale iniziare a ragionare su come sostituire questi meccanismi con soluzioni proprie che non solo mantengano, ma migliorino la qualità della vita dei suoi cittadini.

L’investimento in educazione di qualità, infrastrutture efficienti, e il sostegno alle piccole e medie imprese sono passi essenziali per promuovere un ambiente favorevole all’innovazione e all’imprenditorialità. In questo momento critico, è necessario scegliere leader capaci e impegnati, con una profonda comprensione del territorio e delle sue dinamiche. Leader che non solo affrontino le sfide, ma che siano anche promotori di un approccio innovativo e inclusivo, sfruttando le risorse locali per generare sviluppo e benessere.

La trasformazione del Sud deve partire dalle sue comunità, valorizzando le peculiarità e le potenzialità di questa regione, trasformandola in un’area fiorente e dinamica. Ora è il momento di agire con responsabilità e orgoglio, per garantire al Mezzogiorno il futuro prospero che merita. Con coraggio e determinazione, possiamo guidare il Meridione verso un futuro più equo e sostenibile, facendo della nostra terra non solo una parte sopravvissuta, ma una regione che prospera, determinante per il rilancio dell’intera nazione.

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