L’Autonomia Differenziata è la “Secessione Dolce” se non rispondiamo con la “Legislazione Differenziata”, regole diverse per territori diversi. La demografia del Mezzogiorno è caratterizzata da un pericoloso declino, con perdita di popolazione, soprattutto giovanile , che emigrano verso il Nord o l’estero. Lo spopolamento con un basso tasso di natalità e un rapido invecchiamento della popolazione, aprono nuove sfide per la democrazia, come l’indebolimento della forza lavoro, la sostenibilità del sociale avanzato e un crescente divario tra Nord e Sud. Tra il 2001 e il 2022, il Mezzogiorno ha perso circa 700 mila residenti, nonostante un aumento della popolazione straniera.
Le previsioni indicano un peggioramento, con proiezioni che parlano di una potenziale perdita di 3 milioni di abitanti entro il 2040, 2 dei quali legati all’arretramento del Mezzogiorno.
I flussi migratori di giovani un’uscita , un “esodo silenzioso” che indebolisce il potenziale futuro delle regioni del Quadrante Meridionale poiché i giovani che se ne vanno faranno figli altrove.
Il Mezzogiorno è sempre più “senile”, con un indice di vecchiaia che ha raggiunto il 179,8 nel 2023, e si prevede che oltre il 34,9 per cento della popolazione sarà over 65 entro il 2050, in assenza di contromisure efficaci.
Tutto questo produce nell’immediato e nel futuro conseguenze per la democrazia del nostro Paese L’invecchiamento della popolazione aumenta la pressione sul sistema di welfare, in particolare su quello sanitario e pensionistico. L’indice di dipendenza degli anziani, cioè il rapporto tra la popolazione over 65 e quella attiva, è già in crescita e potrebbe superare il 50% entro il 2050, rendendo il sistema insostenibile.
Il Nord si allontana sempre di più e l’Autonomi Differenziata realizza la “Seccessione Dolce”. Lo spopolamento e il declino economico si traducono in un divario strutturale tra Nord e Sud. Le aree interne, già deboli, corrono il rischio di diventare ancora più isolate e prive di servizi, con conseguenze negative sulla democrazia e sulla coesione sociale.
L’assenza di lavoro ed il calo della popolazione in età lavorativa (15-64 anni) è una preoccupazione per la produttività e l’innovazione, rendendo più difficile la ripresa economica del Mezzogiorno. Elaborare un pensiero strutturato: crisi idrica, ruralità, energia, sociale avanzato, finanza intelligente e governance adeguate. Il Sud non ha altre strade da percorrere.