I dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) – report sulle attività di vigilanza anno 2024 – sono chiari: in Puglia il fenomeno del lavoro irregolare continua a rappresentare una vera emergenza sociale ed economica. Nel 2024, in regione, sono stati effettuati 13.228 accessi ispettivi, registrando un netto aumento rispetto al 2023. Un incremento che si inserisce nel quadro nazionale di 139.680 ispezioni complessive, a conferma di un rafforzamento delle attività di controllo. Accogliamo con favore questo numero maggiore di controlli, sempre auspicato e oggi condiviso, segno di una esigenza sociale e di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Tuttavia, è evidente che non basta intervenire solo sul piano repressivo: è necessario un impegno più ampio, condiviso responsabilmente da tutte le forze sociali e istituzionali, che punti su formazione, prevenzione, sensibilizzazione e legalità.
Allo stesso tempo, i dati pubblicati dall’Inl suscitano una profonda valutazione. Le violazioni rilevate sono ancora molto diffuse e, purtroppo, sistemiche, aspetti che abbiamo più volte denunciato negli anni. Nel dettaglio, i dati pugliesi sul tasso di irregolarità delle ispezioni effettuate sono preoccupanti: in agricoltura il 64,1%, nell’industria il 70,6, nel terziario il 72,1 e nell’edilizia il 76,5. Il tasso medio regionale si attesta al 72,6%, in lieve flessione rispetto al 73 dell’anno precedente, ma resta su livelli del tutto inaccettabili. Questi numeri non sono solo dati tecnici: sono indicatori di un mercato del lavoro pugliese ancora troppo frammentato, insicuro e spesso ostaggio di pratiche illegali, dal lavoro nero all’interposizione illecita, dal caporalato in tutte le sue forme alla mancata applicazione delle norme vigenti su salute e sicurezza, dove dietro ci sono persone. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile.
Le irregolarità riscontrate rappresentano un campanello d’allarme per la legalità, per la qualità del lavoro e per la dignità di lavoratrici e lavoratori. Chi lavora senza tutele perde diritti e non può costruire un progetto di vita stabile. È anche nostro dovere, come prassi consolidata, non abbassare la guardia, contrastare e denunciare ogni forma di sfruttamento e abuso.
La Cisl Puglia ribadisce il proprio impegno per un’azione sindacale forte e partecipativa che coniughi tutela, assistenza, informazione e contrattazione. Il rafforzamento dei controlli, che continuiamo a sostenere con forza, non è una crociata punitiva, ma uno strumento di civiltà verso chi non rispetta leggi e contratti. Attraverso la partecipazione attiva dei lavoratori nella vita delle imprese, il dialogo costruttivo, nuove e moderne relazioni industriali, il rispetto dei contratti e un rinnovato patto di responsabilità, consentirà di garantire sempre più un lavoro dignitoso, sicuro e di qualità, promuovendo al contempo imprese più competitive e uno sviluppo inclusivo, particolarmente necessario in una fase globale così complessa. La Cisl Puglia esprime apprezzamento per il lavoro svolto quotidianamente dal personale ispettivo dei vari enti presenti sul territorio e dalle rispettive Direzioni. Un’attività preziosa e spesso silenziosa, che contribuisce in modo determinante alla tutela della legalità, della sicurezza nei luoghi di lavoro e dei diritti delle persone. I risultati raggiunti testimoniano un impegno costante, fondato su programmazione e professionalità che la Cisl Puglia riconosce e continuerà a sostenere con convinzione, anche attraverso il proprio impegno nelle sedi istituzionali e nei luoghi di confronto.
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