Nella sala consiliare di Bari si è svolto il primo momento del percorso di formazione all’impegno civile e politico “Politicamente corretti”.
Tra i relatori i referenti locali inviati dall’Arcidiocesi alla settimana sociale di Trieste 2024 dedicata al tema “Al cuore della democrazia”, nonché l’arcivescovo Giuseppe Satriano. Una serata a sfondo ecclesiale e politico, di quelle a cui il nostro territorio non è più abituato: per coniugare insieme il senso dell’essere Chiesa con il servizio al bene comune, con la richiesta sempre più urgente di cura della prossimità, che in termini cristiani si chiama carità. Ed è così che emerge il senso profondo della politica oggi, così macchiata da scandali e da inconsistenze culturali e sociali dei suoi esponenti di spicco: una politica che ha perso l’anima, che cerca il potere, che invoca logiche a volte autoritarie per affermare una supposta identità.
Una politica che forse proprio per questo rifiuta il cristianesimo non perché legittimamente laica, ma perché respinge le richieste più intense di primato della coscienza che il cristiano può invocare, oltre che per la sempre più diffusa indolenza del mondo cristiano, facendo eco alle parole del pontefice.
«Occorre ridare la coscienza alla politica», ripete Satriano affermando il rifiuto delle lobbies cattoliche di un tempo, nella consapevolezza che la democrazia non è un bene per sempre, come dice Mattarella, ma un bisogno di civiltà che mai come in questi tempi, in nome delle giovani generazioni, diventa responsabilità e necessità. Di più: urgenza.