Un tempo, per la verità neanche troppo lontano, quando nell’Italia repubblicana imperava la partitocrazia e se si voleva incontrare o soltanto ascoltare da vicino un segretario di partito o qualche ministro un pellegrinaggio in alta Irpinia per far tappa a Nusco era inevitabile. Così come un passaggio fugace in quel di Gissi, in Abruzzo, paese natale di Remo Gaspari, era sempre buono metterlo in conto. In tempi più recenti, invece, la tappa obbligata portava i flussi di curiosi, questuanti e neofiti della politica italiana a salire nel profondo Nord, in Lombardia e precisamente ad Arcore per farsi annunciare al padrone di casa a Villa San Martino, si decidevano i destini dell’Italia, o meglio quelli di Forza Italia e del suo fondatore Silvio Berlusconi.
Infine, venendo ai giorni nostri, un passaggio a Roma per andare a Castel Sant’Angelo e farsi vedere ad Atreju è diventato un rituale altrettanto ineludibile, in particolare per coloro che hanno la necessità di far vedere al mondo di contare qualcosa nelle gerarchie dei nuovi padroni. Insomma, la politica fuori dai Palazzi ha sempre avuto luoghi e destinazioni privilegiati, latitudini che mutavano in base alle fortune o alle discendenti di questo e quell’altro politico. A questa regola non scritta, c’è poi la felice eccezione della Puglia. La regione, con le sue tipicità e le sue autentiche bellezze, è di fatto diventata la nuova capitale della politica italiana senza necessariamente essere anche la comunità di destino di un leader in particolare.
In Puglia, tra Manduria e Avetrana, da ben sei anni Bruno Vespa invita e accoglie da perfetto padrone di casa il gotha della politica e dell’imprenditoria italiana nel suo Forum in Masseria, un appuntamento al quale è necessario esserci e ancora di più indispensabile farsi invitare per prendere la parola. Non lontano dalla Masseria Li Reni, in provincia di Brindisi e per essere tassonomici a Ceglie Messapica, ha preso il via e si conclude oggi “la Piazza”, kermesse politico-economica di Affaritaliani.it giunta alla sua settimana edizione. Il titolo scelto dal direttore Angelo Maria Perrino per questa edizione è al tempo stesso provocatorio e pieno di stimoli: “E mo…? Che succede…? Dalla Puglia al Sud, dall’Italia all’Europa (e oltre). Sogni e Progetti di una Notte di Fine Estate”.
Insomma, la piazza brindisina diventa per qualche ora l’ombelico della politica nazionale e in quei pochi metri quadrati iniziano a prendere forme anche le strategie che poi vedremo emergere chiaramente nei prossimi mesi. Ma, in questa ricognizione geopolitica della Puglia caput mundi, non possiamo tralasciare la scelta del governo di organizzare a Fasano di Puglia, nel resort di Borgo Egnazia il vertice mondiale del G7 che si è tenuto agli inizi di giugno con i capi di Stato e di Governo dei paesi più industrializzati. In questa occasione, c’è stato anche una sorta di Grand Tour che ha portato i leader mondiali e delle loro consorti prima a Grottaglie per visitare il quartiere delle ceramiche, poi per ammirare Alberobello, la capitale dei trulli, patrimonio mondiale dell’Unesco, finendo poi per attraversare la Valle d’Itria e concedersi come ultima tappa la visita al Palazzo Ducale di Martina Franca.
La politica e gli appuntamenti istituzionali, contrariamente a quanto si è portati a credere, possono diventare come nel caso atipico della Puglia dei driver molto interessanti per la promozione del territorio, per far conoscere fuori dai confini regionali e nazionali un tesoro storico, enogastronomico e culturale che può aiutare le realtà meno conosciute e lontano dai grandi attrattori turistici a recupere terreno e a calamitare risorse finanziarie.