La politica al tempo dei social

Oggi, in pagina, troverete un approfondimento dedicato alla capacità di politici ed amministratori di usare i social.

Carta stampata, tv, radio? Sì, per carità, ma la nuova frontiera è “postare”. Perciò sono cambiate anche le regole d’ingaggio. Una volta più si parlava difficile e più il politico acquisiva autorevolezza, diventando una figura a metà tra l’essere umano e l’unto dal Signore (pure se era comunista).

Adesso se “non parli semplice semplice”, i cittadini subito col ditino scorrono sullo schermo e passano al post seguente. Così viene fuori che, specialmente i sindaci, sono molto apprezzati quando non si sottraggono a critiche e lamentele.

L’idea che li si possa contattare con un semplice messaggio mette molto più a proprio agio la collettività che, così, immagina di far parte del Consiglio o della Giunta comunale. Ad esempio, tra alcuni sindaci del Nord e del Sud sapete chi è risultato essere il più “sintonizzato” con la pletora?

Ma certo, proprio lui: il sindaco di Bari Antonio Decaro. La sua concretezza nelle risposte, la sua bonomìa, quelli occhi neri hanno convinto i più a mettere, sotto i suoi post, il tanto fatidico e desiderato “mi piace”.

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