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La necessità di pensare con il Sud

Pensiamo col Sud, agiamo col cuore: la frase racchiude un sentimento di appartenenza ed esprime un approccio filosofico e pragmatico al rilancio del Mezzogiorno.

Le parole pongono le basi per una riflessione che va ben oltre la semplice analisi socio-economica. Pensare con il Sud significa, prima di tutto, abbracciare un mindset che vede nel Mezzogiorno non un problema da risolvere, ma una soluzione in divenire, un tesoro di risorse e potenzialità che aspetta soltanto di essere scoperto e valorizzato. Significa riconoscere e credere fermamente nel valore delle sue risorse umane, nel calore delle sue comunità, nella ricchezza della sua cultura e nella bontà delle sue produzioni. E il Sud ha tanto da offrire: una biodiversità unica, una cultura enogastronomica di eccellenza e una storia ricca e stratificata che si riflette in ogni angolo di città e paese. Da secoli questa terra ha dato i natali a pensatori, artisti e scienziati che hanno arricchito il patrimonio culturale non solo italiano, ma globale. Da questa stessa terra emergono oggi imprenditori e professionisti che, “armati” di competenze e spirito innovativo, sono pronti a svolgere un ruolo chiave nel tessuto socio-economico nazionale e internazionale.

Agire con il cuore, d’altro canto, evoca una pratica che affonda le radici nell’empatia e nell’umiltà, che si nutre dell’amore per la propria terra e si esprime attraverso un’azione concreta, proattiva e sensibile ai bisogni reali delle comunità. Implica un’etica del fare che mette al centro le persone, che valorizza le diversità e che pone le basi per uno sviluppo inclusivo e sostenibile. È un richiamo a unirsi, a tessere reti di solidarietà e cooperazione, a costruire insieme un futuro in cui il Sud, con le sue energie e le sue vocazioni, diventi un faro di prosperità e innovazione. È un impegno verso un modello di sviluppo che non sacrifichi le peculiarità e le tradizioni locali sull’altare della globalizzazione, ma che trovi nell’interscambio e nell’apertura al mondo nuove opportunità di crescita e di rilancio.

In questo contesto, il Sud può e deve divenire un laboratorio di sperimentazione per un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Le sfide del cambiamento climatico, della transizione energetica e della digitalizzazione rappresentano non solo delle minacce, ma anche e soprattutto delle opportunità per reinventare il tessuto produttivo meridionale, valorizzando le sue risorse naturali e umane e investendo in settori strategici come turismo sostenibile, agricoltura biologica, energia pulita ed economia circolare. L’energia del Sud risiede nelle sue genti, nella loro capacità di risollevarsi, nella tenacia che le ha permesso di affrontare e superare le sfide storiche, e ora, più che mai, questa energia è chiamata a manifestarsi per trasformare le potenzialità in opportunità concrete, guidando il cammino verso un futuro in cui il Mezzogiorno possa esprimere appieno il proprio potenziale.

È il momento di guardare al Sud con occhi nuovi, liberi da pregiudizi e stereotipi, pronti a riconoscere e valorizzare il capitale umano, culturale e ambientale che esso rappresenta. La rinascita del Mezzogiorno passa attraverso la capacità di creare sinergie tra il sapere e il fare, tra la riflessione strategica e l’azione concreta, tra il pensare con lucidità e agire con passione. Pertanto, la chiamata è chiara e aperta a tutti: contribuire con mente e cuore al riscatto del Sud, divenendo protagonisti attivi di un percorso condiviso verso un domani di successo, in cui le idee si trasformino in progetti, i progetti in realtà e le realtà in seminatrici di ulteriori e grandiose idee.

Vincenzo Castellano – segretario federale di Italia del Meridione

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