C’è un silenzio che mi terrorizza. Nessuno nei posti di comando, nei posti che contano che, di fronte alle guerre, di fronte ai genocidi, di fronte alle barbarie, di fronte all’assurdo, nessuno che abbia nulla da dire. Drammatico! Eppure, per non farci sentire del tutto indifesi, basterebbe poco; anche un ‘forse si sta esagerando’ ci aiuterebbe a pensare che il problema esiste ed è noto. Invece nulla: silenzio assoluto.
Mi chiedo: come si fa a rimanere in silenzio dopo l’abominevole filmato del nuovo villaggio turistico ‘Trump Gaza’ che si conclude con Trump e Netanyahu a bere in spiaggia felicemente sdraiati al sole. Siamo al delirio. Ma c’è una cosa che colpisce e atterrisce: la totale assenza di umanità. Consumismo, arrivismo e soldi ormai, determinano i nuovi valori. Provate ad immaginare cosa succederebbe se qualcuno si inventasse una sorta di Las Vegas al posto delle baracche di Auschwitz Birkenau?
Il silenzio preoccupa, perché sta accadendo qualcosa tanto incredibile, quanto terribile; stiamo assistendo all’avvento delle autocrazie. Anne Applebaum lo spiega in modo mirabile nel suo libro, appunto, ‘Autocrazie’, che vi straconsiglio di leggere. La recensione al libro del ‘The Times’ di Londra è quantomai emblematica e significativa: “l’autrice compie un lavoro eccellente nell’illustrare gli effetti corruttivi che queste autocrazie hanno sulle democrazie occidentali.”
Allora, chiariamoci, questo silenzio preoccupa per due ordini di motivi; il primo: abbiamo una classe politica talmente al di sotto del minimo livello di scolarizzazione, da non comprendere cosa stia avvenendo; il secondo: gli autocrati di oggi, non sono più sul modello di quelli che conoscevamo, Pinochet, Gheddafi, Ciausescu, Tito, cioè quello di un singolo che detiene un potere assoluto e incontrastabile; le autocrazie di oggi, non si identificano più con un solo uomo al comando, esse si identificano con sofisticate reti che mettono in sintonia tra loro, grandi poteri finanziari, politici, militari, paramilitari, servizi segreti e reti tecnologiche che forniscono sorveglianza, propaganda e disinformazione.
Gente, come ‘Trump Gaza’, ignominiosamente, ci testimonia, che perseguono con spietata determinazione il proprio potere e la propria ricchezza personale. Sono strapotenti ma si sentono minacciati. Sapete da cosa? Dalla democrazia e dai suoi valori. E cioè dall’Occidente, almeno come noi lo intendiamo e ce lo ricordiamo. E quindi, cosa c’è di più preoccupante della vecchia Europa, delle sue democrazie, delle sue Costituzioni, delle sue libertà? Siamo Noi sotto attacco; i nostri governanti, o per ignoranza o, peggio, per connivenza non lo hanno o non vogliono comprenderlo. Bastano pochi dati per comprendere che siamo sotto attacco: ci offrono la più economica rete satellitare, ‘Starlink’; ci regalano la messagistica in rete: vi ricordate la variabile indipendente X? Bene, X non è più una variabile indipendente, bensì un luogo di propaganda che veicola 656 milioni di ‘tweet’ al giorno; ci infilano sistemi di sorveglianza imboscati in tutti i micro-chip possibili e immaginabili; dai telefoni alle carte di credito, dalle carte di identità ad i passaporti. In tutto questo delirio, c’è qualcuno in Europa che abbia un’idea di futuro che ancori e salvi le nostre democrazie, i nostri valori? C’è qualcuno che pensi a qualche riforma costituzionale che regoli e limiti i poteri dei ‘social’? C’è qualcuno che pensi a nuove leggi sulla tutela delle libertà? C’è qualcuno che pensi a nuove leggi che sanzionino la diffusione di notizie false o l’utilizzo della rete da parte di truffatori e falsari di ogni genere? Pochi hanno inteso, che l’ordine mondiale così come lo abbiamo conosciuto non esiste più. Senza confidare troppo sulla resipiscenza dei nostri governanti, pensiamo a unirci per difendere le nostre tradizioni e i nostri valori che sono ben altra cosa rispetto a un mondo virtuale che non avrà mai anima.
Bentornato,
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