SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Il ritorno dei partiti è un’occasione per la nostra politica

Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un fenomeno che ha profondamente influenzato il panorama politico: l’ascesa del civismo. Inizialmente visto come un’alternativa fresca e innovativa alla politica tradizionale, il civismo ha rivelato il suo volto più ambiguo, trasformandosi in un trucco astuto per i politici più furbi. Questi ultimi hanno sfruttato la promessa di una governance “senza partiti” per sfuggire alle responsabilità e al controllo democratico, creando un vuoto pericoloso nel dibattito pubblico e nella rappresentanza istituzionale.

Il civismo, presentato come un modo per avvicinare i cittadini alle istituzioni, ha spesso finito per isolare le decisioni politiche da un contesto di confronto e dialogo. Senza i tradizionali partiti a fare da intermediari, molte iniziative si sono tradotte in azioni unilaterali, prive di un’adeguata discussione e di una visione strategica a lungo termine. I cittadini, disillusi, si sono trovati a fronteggiare una politica che sembrava distante dai loro bisogni e dalle loro aspirazioni, mentre i politici si rifugiavano in un alibi di “indipendenza” ed “efficienza”.

Tuttavia, il ritorno dei partiti non deve essere visto con sospetto. Al contrario, è fondamentale per centrare l’obiettivo del ripristino di un sistema politico sano e democratico.

I partiti sono storicamente i luoghi in cui si costruiscono alleanze, si dibattono idee e si sviluppano programmi. Far parte di un partito significa partecipare attivamente alla vita democratica, contribuendo a dare voce a una pluralità di opinioni e garantendo una rappresentanza significativa.

La partecipazione attiva in un partito è un atto di responsabilità civica, che consente ai cittadini di influenzare le decisioni politiche e di chiedere conto a chi è eletto. Questo è l’essenza stessa della democrazia: non solo eleggere rappresentanti, ma anche impegnarsi nel processo decisionale. La politica deve tornare ad essere un campo di confronto, in cui le idee vengono messe a prova e i cittadini possono esprimere le proprie esigenze.

In un momento storico in cui la sfiducia nei confronti delle istituzioni è in crescita, è più che mai necessario riscoprire il valore della militanza politica. L’assenza di partiti forti e coesi ha portato a una disillusione generale, rendendo il civismo un’illusione più che una soluzione. La vera sfida consiste ora nel ricostruire un tessuto politico che valorizzi il dialogo, la partecipazione e l’impegno collettivo.

In conclusione, la fine del civismo e il ritorno dei partiti rappresentano un’opportunità per rigenerare la politica italiana. È tempo di riscoprire il potere del confronto democratico, di reinvestire nel dibattito pubblico e di riconoscere che la vera forza di una democrazia risiede nella sua capacità di coinvolgere tutti i cittadini, non solo quelli che agiscono in solitudine. La politica non deve essere un gioco di astuzie, ma un’arte collettiva che mira a costruire un futuro migliore per tutti.

ARGOMENTI

civismo
idee
partiti politici
politica

CORRELATI

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!