Con un’affluenza al di sopra delle aspettative il popolo democratico ha scelto per la prima volta una donna alla guida del Pd. L’elezione di Elly Schlein a segretaria nazionale è l’occasione per quel cambiamento, per quella innovazione che è mancata per troppo tempo, allontanando milioni di elettori e migliaia di iscritti. Il Pd fra la vita e la morte ha scelto di vivere, aprendo – unico partito in Italia – ad una larga partecipazione la decisione su cosa essere e quale visione avere. E così il risultato delle primarie ha ribaltato i pronostici e delle convenzioni interne fra gli iscritti, confermando una necessità di forte rinnovamento.
Una voglia di partecipazione che anche dentro il corpo generoso del Pd di base è largamente presente. Elly Schlein è riuscita a coinvolgere tutto quel prevalente progressista e di società civile che via via negli anni si è collocato fuori per troppe scelte sbagliate, come quella del Jobs act. E non c’è dubbio che a questo mondo ora dobbiamo e vogliamo aprire le porte del Pd, per proseguire il lavoro di rigenerazione, di innovazione e di ricostruzione del Partito democratico e della sinistra.
Il famoso e perduto “popolo di sinistra” per fortuna è vivo e non ragiona come i notisti politici. Non sta lì a contare il gioco di capibastone o di correnti e ha cambiato direzione verso una chiara e netta identità di sinistra, per costruire una forte opposizione ed una alternativa al governo Meloni. E’ successa una piccola grande rivoluzione, anche per quello che Elly Schlein rappresenta, per la sua biografia, per il suo percorso politico. Ora si apre dunque una nuova fase nel PD e anche in Puglia, dove la mozione Schlein ha ottenuto oltre il 44 per cento di voti.
Un risultato che ha abbattuto ogni pronostico, visto lo spiegamento di big sulla mozione Bonaccini e che oggi chiede innovazione e rinnovamento. Un risultato straordinario, a partire dalle province e dalle città dove si è vinto, ma anche lì dove lo spiegamento dei massimi esponenti di governo locale e regionale e la stragrande maggioranza dei gruppi dirigenti è stato in campo in maniera imponente sulla mozione opposta, come a Bari città. Degli oltre 7mila votanti a Bari città e 25 mila in provincia di Bari, è emerso un risultato che ha superato ogni previsione portando la nostra mozione al 40 per cento. Mondi della comunità democratica e di sinistra con cui abbiamo aperto un vero confronto, hanno voluto partecipare perché hanno capito l’importanza di un cambiamento di impostazione del PD ed hanno scelto di sostenere Elly Schlein.
A tutti noi, oggi viene assegnato una grande responsabilità che è quella di ricostruzione di una proposta alternativa alle destre credibile, a partire dai temi della giustizia sociale, e questo oggi richiede una identità ed una visione che non può essere semplificata nel buon governo, nel partito di amministratori ed eletti. Ricucire le tante ferite sociali, ricostruire una comunità di donne ed uomini e giovani, cambiare radicalmente le pratiche politiche. Una comunità che partecipa e decide, un partito radicato e aperto che nei territori seleziona democraticamente le migliori esperienze e capacità, un partito al fianco degli ultimi e dei penultimi che difende il Sud dall’autonomia differenziata e fa le barricate contro le tante precarietà. Tutto questo nel Pd pugliese si deve tradurre in una necessaria nuova fase di innovazione e rinnovamento.
Titti De Simone è coordinatrice in Puglia della mozione Schlein