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Il piano per coste e aree interne che serve al Mezzogiorno

Ci sono due consapevolezze da cui dobbiamo partire, se vogliamo davvero affrontare i nodi irrisolti di questo Paese. Due verità semplici, ma che sembrano dimenticate.

La prima è che le aree interne hanno fatto la storia dell’Italia. Sono state la nostra forza, la nostra identità. La ricchezza culturale, sociale e produttiva dell’Italia nasce lì. Poi è arrivato lo spopolamento. Un esodo avvenuto non per opportunità, ma per necessità. La gente è andata via perché lo Stato, i servizi, il lavoro se ne erano andati prima di loro. E questo è un male che va sanato. Ora.

Perché un’Italia senza borghi, senza montagne abitate, senza paesi vissuti, è un’Italia più fragile. Ecco perché serve un piano straordinario, una visione chiara e radicale: riforestare umanamente i territori, riportare vita dove ora c’è silenzio. Non basta un bando, un finanziamento spot, una promessa. Serve un’azione decisa: ospedali, scuole, trasporti veloci, servizi di prossimità, lavoro e dignità. Serve creare le condizioni per cui vivere in un’area interna non sia più una scelta coraggiosa, ma una scelta naturale.

La seconda consapevolezza è che l’Italia, e in particolare il Sud, può vivere di turismo. Ma serve una nuova organizzazione degli spazi urbani, soprattutto nelle aree costiere. Oggi le coste sono spesso sovrappopolate, disordinate, ingestibili. Bisogna avere il coraggio di ripensare tutto: anche la funzione della proprietà privata, quando è di ostacolo allo sviluppo collettivo.

Rigenerare i territori costieri non significa solo abbellirli, ma restituire loro una funzione armonica e sostenibile. E ciò che si guadagna da questa riorganizzazione va reinvestito nelle aree interne, per creare un equilibrio. Le coste come motore, i borghi come cuore.

È una visione. È un modello. È quello che, insieme a tanti altri, portiamo avanti con Italia del Meridione nel nostro impegno politico. Perché crediamo che ci sia un’Italia che non ha bisogno di nuove metropoli, ma di ritrovare il valore della prossimità, del tempo, della qualità della vita.

Il futuro non è solo nelle grandi città. Il futuro può tornare anche dove l’Italia è nata. Questo è il tempo della riforestazione umana. Questo è il tempo di Meriggiare.

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