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Il bianco e il rosso, quando tre indizi non fanno una prova

Stasera, sul campo dello Spezia, il Bari dovrà dimostrare che le tre vittorie con Padova, Mantova e Cesena non sono state altrettanti colpi di fortuna. E poco importa che siano arrivate tutte al “San Nicola” e nemmeno una in trasferta. Sì, perchè i famosi tre indizi che formano una prova non possono valere per la squadra di mister Caserta se andiamo a vedere il modo in cui i tre successi sono arrivati.

In particolare, con Padova e Mantova, il Bari ha vinto con un solo tiro in porta, tanto da meritare addirittura la sconfitta. E, fatto più unico che raro, coi lombardi Moncini e compagni hanno avuto un misero 22 per cento di possesso palla. Col Cesena è andata un filino meglio, grazie a un secondo tempo più di orgoglio e carattere che di gioco vero e proprio. Ecco perchè la partita di stasera in Liguria rappresenta una sorta di prova di maturità.

Fallire con lo Spezia, ultimo in classifica assieme ai corregionali della Sampdoria, vorrebbe dire dare ragione a quanti non si sono “emozionati” neanche dopo la terza vittoria di fila al “San Nicola”.

Fino a quando il Bari non dimostrerà di avere una sua identità tattica, propedeutica a gioco, occasioni da gol e solidità difensiva, il rischio di ricadere in zona playout sarà sempre dietro l’angolo. Il fatto che il tecnico Caserta non abbia ancora individuato una formazione tipo, rimescolando puntualmente le carte, non lascia proprio tranquilli. A sua discolpa, però, vanno ricordati l’infortunio di Vicari, a cui si è aggiunto di recente Darboe e, soprattutto, la (eccessiva) rivoluzione della rosa biancorossa. Forse nemmeno con uno stratega della panchina come il grande Eugenio Fascetti, oggi, dopo due mesi e mezzo di campionato, il Bari avrebbe avuto una sua precisa identità con nove/dieci undicesimi di formazione nuovi di zecca. Ingaggi, tra l’altro, in parte sembrati più occasioni di mercato (vedasi lo “spesone” dal Brescia fallito) che scelte davvero mirate.

Stasera, allo stadio “Picco” di La Spezia, capiremo tante cose: se gli ultimi successi sono il risultato di un reale processo di crescita o se, davvero, il Bari è uno di quei rari casi in cui tre indizi non costituiscono una prova.

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