Fino alla fine gli italiani le hanno dato ragione. Per raccontare com’è andata, è inutile perdersi in prologhi e chiacchiere.
Giorgia Meloni è la vera trionfatrice delle Politiche 2022 in Italia. Da nord a sud il consenso nei suoi confronti è stato massiccio.
Qualsiasi velo di circostanza, qualunque obiezione sarebbero gratuiti e faziosi. E dunque, siccome rispettiamo il criterio della democrazia, non possiamo che prendere atto -con onestà- della sua vittoria. Che arriva da lontano. Attenzione, non parliamo di una ragazzina di periferia assurta quasi per caso al potere, ma di un’attivista che già a quindici anni militava nel Msi-DN, di una giovane donna deputata sin dal 2006. Insomma, Giorgia questo successo l’ha costruito con scrupolo ed attenzione. Nulla è stato lasciato al caso, neanche la scelta di essere l’unica all’opposizione durante i mischia mischia giallo verdi o la cordata con Draghi presidente e tutti quanti gli altri intorno. Adesso -se il volere delle urne sarà rispettato- toccherà a lei sedere sulla poltrona di Palazzo Chigi. Non sarà facile rimanerci. Innanzitutto per la devastante situazione economica in cui versa il nostro Paese, poi per il preoccupante scenario internazionale, ma -oserei dire- soprattutto per i capricci degli alleati e per la severa opposizione dei perdenti (anche se parliamo di poca roba). Infatti, fossi in lei, avrei più timori dei primi che dei secondi ma, io soy Giorgia, in questi mesi, ha dimostrato di saper alzare la voce e di tenere a bacchetta questo e quello. Dunque non resta che augurarle buon lavoro. Sarà una donna sola al comando, la prima nel nostro Paese. L’augurio è che non resti l’ultima e – sopratutto – fintanto che c’è, onori le promesse fatte e mantenga inalterati i diritti civili e sociali delle minoranze. Ha vinto, ma che la parità sia il suo primo pensiero.
Bentornato,
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