“These Judges need to go”, eccola la prima Muskalznota dell’era Trump. Per comprendere la nuova amministrazione americana, usando un termine cinematografico si potrebbe chiosare: ‘Buona la prima’. Ecco il biglietto di presentazione di Elon Musk, che all’interno del nuovo governo Trump, dovrebbe assumere l’incarico, creatogli ad hoc, di responsabile dell’efficienza della burocrazia americana: “questi Giudici devono andarsene”, rivolto ai magistrati italiani che hanno bloccato i trasferimenti dei migranti in Albania. Sia chiaro, Musk come privato cittadino, può dire quello che vuole; come membro di un governo straniero, non può permettersi di interferire nella vita di un altro Stato. Ma è del tutto inutile spiegarglielo, perché nelle sue affermazioni, c’è tutto il suo credo, tutto il suo stile.
Ci ha provato il Presidente della Repubblica con una nota elegante ma ferma e, comunque, difficile per quel rude cervello: “l’Italia è un grande paese democratico, che sa badare a sé stesso. Chi sta per assumere un ruolo in un paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può impartire prescrizioni.” A quel punto, chiunque, in qualsiasi parte del mondo, di fronte ad una presa di posizione del Presidente della Repubblica, avrebbe taciuto. Elon Musk no. Lui con arrogante tracotanza ha voluto replicare: “Questo è inaccettabile. Il popolo italiano vive in una democrazia o è un’autocrazia non eletta a prendere le decisioni?”.
Che si fosse passato il limite, lo ha prontamente colto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è intervenuta con una telefonata per spiegare al ‘troglodito’ che non poteva rivolgersi in quel modo al presidente della Repubblica. Ecco che allora, e solo allora, arrivare all’Ansa un comunicato che è la summa di tutta questa vicenda, un vero capolavoro: “l’imprenditore Musk esprime il suo rispetto per il presidente della Repubblica Mattarella e la Costituzione Italiana – accipicchia (ndr) – Come ribadito in una amichevole conversazione con il presidente Meloni nel pomeriggio. – Perdindirindina (ndr) – Tuttavia sottolinea che la libertà di espressione è protetta dal Primo Emendamento e dalla stessa Costituzione Italiana, pertanto da cittadino continuerà a esprimere liberamente le proprie opinioni”. Stupendo. Come dire: ‘lavare la testa all’asino si perde acqua e sapone’.
Bene, diciamo che questo inizio non lascia ben sperare per il futuro. Eppure, non va passato sotto silenzio il forte e autorevole intervento del presidente Mattarella. Sembrerebbe, infatti, che il Presidente abbia preso lo spunto per mandare un messaggio in modo velato ed elegante anche al nostro interno; come dire: ‘dico a nuora perché suocera intenda’.
Elon Musk, potrebbe non saperlo, ma a Giorgia Meloni e Matteo Salvini non può sfuggire che Mattarella parla nella sua duplice veste di presidente della Repubblica e di presidente del Consiglio superiore della magistratura, allora il messaggio è chiaro: questo scontro istituzionale tra due poteri dello Stato deve finire. Ognuno resti al suo posto e non interferisca con gli altri poteri. Ma, soprattutto, chi ha responsabilità istituzionali, non delegittimi la Magistratura, il rischio è evidente: un qualsiasi mascalzone straniero, potrebbe approfittarne.
Ad onor del vero, non so se la volontà del presidente Mattarella fosse proprio questa, ma confesso, che a me piace molto leggerla in questo modo.
Grazie Presidente.
Bentornato,
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