SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Distruggere per costruire, l’insegnamento di Erostato

C’era un uomo solo, un pastore, un invisibile, un personaggio che su qualsiasi palcoscenico sarebbe stato semplicemente una comparsa, un volto anonimo tra mille che nessuno avrebbe mai ricordato. E poi c’era una delle sette meraviglie del mondo antico: il tempio di Artemide. Si trovava ad Efeso, nell’attuale Turchia. Aveva dimensioni impressionanti: 115 metri di lunghezza e 55 di larghezza, dove campeggiavano 127 colonne ioniche. Era il 21 luglio del 356 a.C. e quell’uomo invisibile sentì il bisogno di farsi vedere, di gridare a tutti la propria esistenza, di raccontare a chi sarebbe venuto dopo di lui che un giorno era vissuto un tal Erostrato. Per questo motivo decise di dare fuoco alla Bellezza. Distruggere per esistere. E fu così che incendiò una delle sette meraviglie del mondo antico!

Ma forse il messaggio che quell’invisibile pastore volle lanciare al mondo contemporaneo e futuro non era tanto «Guardate cosa ho fatto», quanto «Ascoltate ciò che non sono mai riuscito a dire», perché Erostrato non è mai morto. È quella parte di noi che si sente esclusa, trasparente, negata. È il bambino che non è stato visto, che non è stato abbracciato, che non ha mai giocato con altri se non con il proprio amico invisibile. È l’uomo che lavora in una fabbrica dove nessuno lo conosce e nessuno vuole sapere cosa sa fare, basta che faccia parte di un ingranaggio, perché la catena di montaggio non può fermarsi. È la ragazza del call center che non riesce a terminare una chiamata, il fattorino che consegna pacchi tutti i giorni lasciandoli nell’ascensore senza nemmeno ricevere un grazie, il rider che porta cibo con una bicicletta sotto la pioggia e pedalando pedalando ha dimenticato da dove viene. È il simbolo di un Io che non regge più il peso della sua ombra, che prende il sopravvento. E urla. Urla forte. Distruggendo quello che gli altri ammirano.

Ma ogni distruzione non è altro che il linguaggio simbolico di una creazione negata. E allora chiediamoci cosa siamo disposti a fare per esistere, per essere visti, perché qualcuno si ricordi di noi? Erostato non è l’altro, Erostato è anche dentro di noi. Ascoltiamolo prima che dia fuoco al Tempio.

ARGOMENTI

costruire
distruzione
erostato
idee

CORRELATI

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!