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Avete visto i dati sull’inquinamento? Servono più centraline

Dal rapporto annuale di Legambiente sulla qualità dell’aria nelle città capoluogo risulta un quadro preoccupante per le città pugliesi. Tra le località che fanno registrare il tasso di inquinamento maggiore spicca la città di Andria, seguita da Bari.

La media annuale della città è stata calcolata a partire delle medie annuali delle singole centraline di monitoraggio ufficiale delle Arpa classificate come urbane (fondo o traffico). La “riduzione delle concentrazioni necessaria” (valore negativo) indica, per ciascun parametro, di quanto dovrà diminuire la concentrazione attuale, in percentuale, per raggiungere i valori normativi che entreranno in vigore a partire dal 2030. Dunque il report parte dalle medie annuali per poi indicare di quanto è necessario diminuire il tasso di presenza di polveri sottili al fine di raggiungere i valori normativi del 2030. Ebbene, per quel che riguarda Foggia la riduzione necessaria è del 9% rispetto ad una media annuale del 22% di PM10. È certamente questo il dato che risulta più preoccupante.

Le fonti di inquinamento analizzate sono essenzialmente: il traffico veicolare e l’inquinamento da riscaldamento domestico; le principali fonti di inquinamento atmosferico, almeno per quanto riguarda Foggia. Nel caso di Foggia l’unica centralina di rilevamento Arpa è posizionata nei pressi dei giardini di Maria Grazia Barone.

Mi chiedo come faccia una sola centralina, peraltro posta in una zona non trafficata e non particolarmente esposta a fonti inquinanti, dare un rilevamento preciso della qualità dell’aria dell’intera città.

Una battaglia ambientalista, portata avanti dal sottoscritto e dalla Federazione dei Verdi in passato, rivendicava la necessità di una presenza più capillare di centraline, anche mobili, in zone diverse della città per avere un quadro più preciso della situazione dell’aria cittadina. Sia all’Arpa che allo stesso Comune. Tuttavia, al momento, non risultano altre centraline in città.

Pertanto chiedo all’amministrazione Episcopo e particolarmente all’assessora all’Ambiente Lucia Aprile di attivarsi per implementare più centraline di rilevamento in città soprattutto in vista degli adeguamenti normativi del 2030 così come indicati nel report di Legambiente. Una città con una buona qualità della propria aria è certamente una città che previene le nefaste conseguenze di una continua esposizione a fonti inquinanti.

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