Nonostante una crisi globale che spaventa sempre più i cittadini e le imprese, tra negazionismo climatico, minacce di dazi, guerre e instabilità politica globale, le misure a favore di una ripresa economica ed industriale del Paese fortunatamente non mancano, ma bisogna saper cogliere l’opportunità. Inserito per dare un ulteriore sostegno alla transizione digitale ed energetica delle imprese e con l’obiettivo di favorire la trasformazione dei processi produttivi, infatti, il Governo ha dato avvio al Piano Transizione 5.0 con uno stanziamento di circa 6,3 miliardi di euro, in linea con il Piano transizione 4.0 e con le azioni previste dal piano REPowerEU.
Tale misura consta in un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta che risulta direttamente proporzionale alla spesa sostenuta dall’impresa (entro il 31/12/2025) per i nuovi investimenti in strutture produttive ubicate sull’intero territorio nazionale. Nello specifico, il credito di imposta viene riconosciuto all’azienda a condizione che si realizzi una riduzione dei consumi energetici per la struttura produttiva o del processo produttivo interessato dall’investimento, ed in particolare: con un investimento entro i 10 milioni di euro l’azienda interessata può vantare un credito d’imposta del 35% se ottiene una riduzione dei consumi energetici sulla struttura produttiva tra il 3-6% e sul processo produttivo del 5-10%.
A salire, l’azienda può vantare un credito d’imposta del 40% con una riduzione dei consumi energetici sulla struttura produttiva tra il 6-10% e sul processo del 10-15% e di un credito d’imposta del 45% con una riduzione dei consumi energetici sulla struttura produttiva di oltre il 10% e sul processo di oltre il 15%. Analogamente, se l’azienda investe oltre i 10 milioni di euro avrà, con il Piano Transizione 5.0, un credito d’imposta del 5% se ottiene una riduzione dei consumi energetici sulla struttura produttiva tra il 3-6% e sul processo del 5-10%; un credito d’imposta del 10% con una riduzione dei consumi energetici sulla struttura produttiva tra il 6-10% e sul processo del 10-15% ed infine un credito d’imposta del 15% con una riduzione dei consumi energetici sulla struttura produttiva oltre il 10% e sul processo oltre il 15%.
La riduzione dei consumi energetici, quindi, deve essere diretta conseguenza di investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione energetica e digitale dell’impresa; tra questi beni rientrano anche i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o quelli che introducono meccanismi di efficienza energetica attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding); i software relativi alla gestione d’impresa, solo se direttamente connessi al funzionamento delle macchine o attrezzature utili al risparmio energetico; tutti i beni materiali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo (a eccezione delle biomasse) compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta; in ultimo, le spese per la formazione del personale nell’ambito di competenze utili alla transizione dei processi produttivi, in questo caso però, è possibile utilizzare sino al massimo il 10% del totale degli investimenti effettuati nei beni strumentali e comunque entro il limite delle 300 mila euro.
Come sempre, la procedura per l’accesso all’agevolazione esclude le imprese che risultano in situazioni di difficoltà finanziaria o se vi siano in atto sanzioni interdittive oltre al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza e dei contributi previdenziali. L’accesso al Piano è inoltre strettamente subordinata alla presentazione di una certificazione “ex ante” attestante la riduzione dei consumi energetici ottenibile mediante gli investimenti previsti, ed una “ex post” comprovante l’effettiva realizzazione degli investimenti in linea con la certificazione ex ante. Avere quindi al fianco dell’impresa professionalità competenti in grado di guidarti nel labirinto delle misure e delle agevolazioni presenti è quanto mai necessario per fare economia e rimanere al passo dei tempi.
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