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Piccoli comuni in lotta contro ogni rassegnazione

Sabato primo febbraio, presso l’Auditorium di sant’Agostino ad Atri, si è svolta la tavola rotonda “Quo Vadis 2”, dedicata al futuro del turismo e alla valorizzazione del territorio abruzzese.

L’evento, organizzato dall’Associazione Fare Aps di Giulianova, ha inteso promuovere un dialogo costruttivo tra aziende locali, professionisti ed enti del territorio. Dopo un primo incontro tenutosi il 9 novembre 2024 a Giulianova, questa seconda edizione si è focalizzata sull’analisi del concetto di ospitalità, con l’obiettivo di evidenziare le potenzialità turistiche dell’Abruzzo e le possibili strategie di sviluppo.

l programma dell’evento includeva sei interventi centrati sulla condivisione di esperienze e best practices riguardanti l’ospitalità, attraverso tematiche come la gastronomia, la gestione, la divulgazione e la comunicazione visiva.

Mi ha fatto molto piacere esserci perché ho avuto la conferma dell’importante lavoro che si sta facendo in tanti territori, a livello locale, per sviluppare opportunità turistiche legate all’entroterra, ai borghi, alla cultura, all’enogastronomia.

Tutti temi simili a quelli che si possono sviluppare nelle aree interne come la nostra.

Soprattutto sono emerse ancora una volta le potenzialità delle politiche generative e comunitarie, capaci di attivare persone, di costruire reti, di immaginare partenariati pubblico – privati.

Ci sono tante buone pratiche in giro per l’Italia “minore” che possono diventare ispirazione, modello e casi studi per chi vuole far crescere nuove destinazioni turistiche.

In varie occasione la mi espressione resta perplessa e, al limite, dello sconcertamento, quando dicono che bisogna rassegnarsi, che il futuro delle aree interne è segnato, che lo spopolamento dei piccoli comuni è un destino ineludibile.

Invece no. Stare “Dalla parte dei paesi” oggi significa anche reagire alla sfiducia, cercare e mobilitare tutte le energie positive presenti nei nostri territori. Ce ne sono tantissime.

Come è successo a Belcastro, piccolo borgo in provincia di Catanzaro, noto come il “borgo delle fiabe dipinte”, dove hanno realizzato un bellissimo modo per riqualificare il centro storico e per attrarre tanti piccoli visitatori e le loro famiglie. È incredibile quanta creatività, passione e forza c’è nei piccoli comuni. Un patrimonio enorme che non può essere disperso.

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