L’attrazione uomo-donna? Questione di feromoni

Nel 1959 Karlson e Lüscher coniarono il temine “feromone” con etimologia chiaramente greca, dal verbo “fero” (portare) e dal sostantivo “hormè” (impulso), per indicare sostanze chimiche capaci di stimolare l’attrazione tra organismi viventi e favorirne l’accoppiamento.

Negli esseri umani i feromoni vengono secreti da particolari ghiandole localizzate in alcune zone del nostro corpo dietro l’orecchio, nel cavo ascellare e nell’area genitale. I più importanti fino ad ora identificati sono: l’androstenolo e l’androstenone, presenti nel sudore e nell’urina dell’uomo, e la copulina, che si trova nelle secrezioni vaginali femminili e secreta insieme ad una certa quantità di acidi grassi volatili soltanto durante il periodo fertile. Tali acidi grassi sono presenti anche a livello di altre zone del corpo femminile quali, l’areola mammaria, le ascelle, l’ombelico e il cuoio capelluto.

Recenti scoperte hanno evidenziato che l’androstenolo si quintuplica nel sesso maschile intorno al solstizio d’inverno e secondo gli antropologi sarebbe dovuto al fatto che concependo un figlio in questo periodo verrebbe alla luce a settembre, periodo in cui nell’emisfero boreale c’è una maggiore ricchezza di cibo. L’androstenolo sarebbe prodotto maggiormente nel cavo ascellare e si è visto che le ascelle maschili ne producono cinque volte di più rispetto a quelle delle donne, anche per la presenza di una serie di batteri che colonizzano la zona, tra i quali il più importante è il Corynebacterium e che è sensibile a tale molecola solo il settanta per cento del sesso femminile.

Molto interessante è un esperimento svolto nella sala d’attesa di un dentista, dove alcune sedie sono state asperse con androstenone e proprio quelle sono state usate più frequentemente dalle pazienti che entravano. Sulla stessa scia un altro test nel quale si invitava a scegliere tra tre telefoni, e la preferenza cadeva su quello precedentemente irrorato con feromoni.

Dal canto suo il maschio resta completamente inebriato dalla copulina tanto da non riuscire più a dare valore all’aspetto del viso e al tono della voce di una donna, infatti in uno studio in cui sono stati coinvolti 66 uomini è emerso che, mostrando loro delle fotografie femminili e chiedendo quanto fossero attraenti le ragazze, il risultato è stato nettamente influenzato dalla vaporizzazione nell’ambiente di copulina sintetica o di acqua.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version