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La parità di genere? Non solo diritti ma anche doveri e impegno quotidiano

Lo scorso 4 febbraio ha preso il via il percorso formativo Genere e Inclusione: i Comuni fanno la differenza, promosso da Anci Puglia con il supporto dell’ente Sosor. Si tratta di un’iniziativa che non si limita a sensibilizzare sul tema della parità di genere, ma punta a costruire una cultura condivisa del rispetto e dell’inclusione all’interno delle amministrazioni locali. Questo progetto rappresenta l’inizio di un cammino che vuole coinvolgere sempre più realtà territoriali, per rendere la Puglia un modello di riferimento su queste tematiche.

Questo percorso non parla solo di diritti, ma anche di doveri. Doveri come quello di ascoltare davvero, di mettersi in discussione, di lavorare insieme per costruire un futuro migliore. Quando si parla di parità di genere, infatti, non si tratta solo di garantire uguaglianza formale, ma di creare le condizioni affinché nessuno si senta escluso o invisibile. È un impegno che richiede volontà, responsabilità e la capacità di tradurre le parole in azioni concrete.

Le prime giornate formative, già svoltesi nelle sedi di Foggia, Bari e Lecce, hanno visto una partecipazione attiva e interessata da parte di amministratrici, amministratori e dipendenti comunali. I moduli affrontano temi chiave per integrare una prospettiva inclusiva nelle politiche locali: dalla comunicazione rispettosa al bilancio di genere, passando per la redazione di atti amministrativi sensibili alle differenze e il diritto antidiscriminatorio. Ogni incontro è stato pensato come uno spazio di confronto aperto, dove condividere esperienze e acquisire strumenti pratici per tradurre i principi dell’inclusione in azioni concrete.

Il calendario prevede incontri in quattro aree geografiche – Foggia, Bari-Bat, Brindisi-Taranto e Lecce – per garantire la massima accessibilità a tutte le amministrazioni locali. Questa scelta riflette l’impegno di Anci Puglia nel creare un percorso realmente partecipativo, capace di rispondere alle esigenze delle diverse realtà territoriali.

Il progetto culminerà il prossimo 21 marzo a Bari con un evento finale dal titolo Verso la costruzione di una cultura di genere nelle pubbliche amministrazioni. Sarà una giornata dedicata alla condivisione delle esperienze maturate durante il percorso e ospiterà un laboratorio curato da Labodif. Questo momento conclusivo non sarà solo una celebrazione dei risultati raggiunti, ma anche un’occasione per riflettere insieme sul valore della differenza nei processi decisionali e nella gestione pubblica.

Solo riconoscendo i bisogni delle persone e accogliendo le loro unicità si può costruire una società più equa e rispettosa mostrando come le istituzioni possano farsi promotrici di inclusione non solo attraverso leggi o regolamenti, ma anche attraverso il dialogo e la collaborazione.

Ogni Comune può e deve diventare un esempio virtuoso, capace di ispirare altre realtà. La parità non è uno slogan né una meta da raggiungere una volta per tutte: è un impegno quotidiano che richiede rispetto reciproco, ascolto autentico e responsabilità condivisa. È la capacità di riconoscere il valore delle differenze senza prevaricare, ma anzi accogliendo le unicità come una risorsa preziosa per crescere insieme.

La vera crescita richiede il coraggio di prestare attenzione alle voci delle persone, comprendere le necessità concrete dei territori e dare spazio a chi spesso viene ignorato. Non esistono soluzioni preconfezionate, l’obiettivo è creare comunità inclusive, dove chiunque abbia la possibilità di esprimersi e contribuire con la propria voce.

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