Francamente non avrei immaginato un inizio peggiore dell’era Trump. Penso che questa appena trascorsa possa essere considerata in assoluto la più brutta settimana della storia della politica mondiale. E, quando si tratta del peggio, la nostra classe politica non può che essere protagonista.
Vorrei, se mi fosse concesso, abbandonare l’eleganza dello stile, per smascherare questi novelli portatori di libertà e trattarli per quel che sono: dei volgari arricchiti, che hanno come unico Dio il danaro e che, credono che con quello, si possa comprare tutto: storia, cultura, leggi, uomini e istituzioni.
A conferma di questo assunto, sembra che nella testa del ‘cerebroleso’ sia scoppiata l’idea che Gaza possa diventare la nuova Costa Azzurra del Mediterraneo. Una Real Estate americana con la polizia israeliana.
Bisogna veramente avere un anima sporca per pensare al business sulla pelle di milioni di disperati e sui cadaveri di decine di migliaia di uomini, donne e bambini. Sanno perfettamente che la cultura è fondamentale per poter affermare i loro folli principi – d’altronde lo sapevano anche Hitler e Mussolini quando mandarono al rogo milioni di volumi – e istituiscono un test di “patriottismo” per tutti i professori. Sconcertante.
A che serve per un Paese così povero di Storia? A ricordare la “meravigliosa” storia sullo sterminio dei nativi americani? Certo che no stupisce, quindi, che il ‘laccato’ Trump riceva e stringa la mano al carnefice Netanyahu. E, a parte l’idea che il diritto internazionale lo stabilisce il più forte, non stupisce che il governo americano decida di emettere delle sanzioni contro la Corte Penale Internazionale. Stupisce, invece, che l’Italia non abbia aderito al documento che 79 paesi hanno firmato a sostegno della Corte penale internazionale e contro le sanzioni americane. Ci sono tutti i nostri partner europei; noi no. Noi, la nazione nella quale a Roma, nel 1998 venne istituita la Corte penale internazionale. Incredibile. Ecco cosa ci regala la Meloni, la medaglia di codardi d’Europa. Che vergogna! Ma in questa farsa politica, tutto si tiene: ci sono le dichiarazioni del sempre più obnubilato ministro degli Esteri Tajani, secondo il quale ad essere indagata dovrebbe essere la Corte penale internazionale; ci sono le affermazioni di Nordio che, per essere indulgenti, derubrichiamo a barzellette ma che mostrano, vieppiù, quanto sia inadeguato per quel ruolo; c’è questa fuga dalle responsabilità della presidente Meloni e ci sono queste pubblicazioni delle chat di Fratelli d’Italia che mostrano sfacciatamente le cucine del potere.
Se la storia li consacra ’Fratelli Coltelli’ una qualche ragione deve pur esserci stata. E che dire della onorevole Augusta Anita Laura Monteruli? Ha abbaiato in un salotto televisivo; come dire che, passando dalle cucine ai salotti, non è che possano fare meglio. In tutto questo, Giorgia Meloni, nel volgere di una stagione è passata dall’underdog ‘de noiartri’ a “puppy dog” di Donald Trump. L’unico che ha capito cosa stia veramente accadendo è il nostro presidente della Repubblica. È lui che si prende la briga di lanciare un monito contro chi abbandona o delegittima le organizzazioni internazionali, contro i neo-feudatari e contro gli “usurpatori di democrazie”. Non ci sono i nomi dei destinatari, ma i cognomi si intuiscono perfettamente. Bene, fuor di dubbio, noi stiamo con Sergio Mattarella.