Sviluppo sostenibile, Federica Manzoni (Windtre): «La salvaguardia ambientale accresce il valore dell’azienda»

«L’attenzione verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e di tutela del pianeta sono sempre più presenti all’interno delle attuali politiche aziendali». Ad affermarlo è Federica Manzoni, direttrice Sustainability & Quality Certification di Windtre.

Direttrice, perché le politiche di sostenibilità stanno assumendo un ruolo così centrale?

«Integrare la sostenibilità nelle strategie delle imprese non è solo eticamente giusto ma porta ad efficientare i processi, ridurre i rischi, gli sprechi ed in molti casi anche i costi; ha inoltre effetti positivi sulla reputazione ed aumenta il valore dell’azienda sul mercato».

Come viene interpretata la sostenibilità nelle aziende?

«Favorendo un modello di governance che agevoli la collaborazione tra le divisioni. Partecipazione, concretezza e misurabilità sono i criteri che come azienda abbiamo messo alla base della nostra strategia. È importante definire un percorso che coinvolga tutti i principali stakeholder».

Può fare un esempio?

«Il nostro nuovo piano Esg è un framework composto da 10 obiettivi, con orizzonte 2024 – 2030, che abbraccia le tre dimensioni, ambientale, sociale ed economica, con un focus particolare sulla responsabilità sociale. La responsabilità dei goal è affidata ai dipartimenti. Pensiamo infatti che solo integrando davvero la sostenibilità nel business si possano raggiungere risultati significativi».

La responsabilità sociale rappresenta un’opportunità e una sfida. Come può un operatore di telecomunicazioni affrontare questo tema?

«Abbiamo una forte responsabilità su ciò che avviene nel mondo online, viviamo in un’epoca sempre più connessa e la tecnologia è ormai parte integrante della vita quotidiana di tutti, bambini e ragazzi inclusi. Da questo nascono molte opportunità ma anche nuove sfide. Ad esempio, alle soluzioni di parental control e protezione, nel 2018 abbiamo affiancato un programma di educazione digitale su rischi ed opportunità offerte dalla tecnologia, indirizzato ai bambini della primaria che per la prima volta navigano con il proprio smartphone in autonomia. Il progetto ha già coinvolto più di un milione di bambini in tutta Italia».

Il progetto di digitalizzazione riguarda solo i più piccoli?

«Nel 2021 abbiamo anche messo a disposizione degli Over 60 un’intera sezione del portale, NeoConnessi Silver: colmiamo un gap digitale e lavoriamo sulla forte relazione che c’è tra nonni e nipoti per migliorare ancora di più l’efficacia del nostro programma».

Come le aziende possono promuovere una maggiore inclusione e contribuire a ridurre il digital divide nei territori?

«L’Italia ha registrato importanti progressi sul fronte della diffusione della connettività, sia fissa che mobile, ed oggi il divario digitale è soprattutto una questione culturale. Si sta lavorando per portare competenze digitali nei comuni italiani, supportando cittadini ed enti locali, in coerenza con il nostro purpose: eliminare le distanze tra le persone. C’è grande attenzione sul tema anche da parte delle istituzioni tra il 2022 e l’inizio di quest’anno 85 Comuni hanno sottoscritto il nostro protocollo d’intesa e aderito al progetto “Borghi Connessi”, inoltre stiamo collaborando con una decina di città per realizzare la trasformazione urbana digitale in ottica Smart City. L’obiettivo comune dei progetti è accompagnare la crescita delle comunità potenziandone connettività e tecnologie smart per ridurre il digital divide territoriale, economico, culturale e anagrafico».

Quanta sensibilità e consapevolezza c’è sui temi Esg da parte di consumatori?

«Secondo recenti ricerche, crescono i consumatori attenti a queste tematiche così come cresce la propensione ad acquistare da aziende sostenibili. Anche i dipendenti si aspettano che le aziende si attivino dimostrando responsabilità verso l’ambiente e la società. Windtre crede molto nel valore dell’inclusione, e l’attenzione alle nostre persone è un elemento che caratterizza da sempre la nostra condotta».

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