L’evoluzione dell’intelligenza artificiale (Ai) sta trasformando la logistica e la gestione della catena di approvvigionamento in modi precedentemente inimmaginabili, offrendo soluzioni innovative per affrontare alcune delle sfide più persistenti del settore. Al centro di questa rivoluzione tecnologica si trova la previsione della domanda, un processo reso notevolmente più preciso e affidabile grazie all’Ai. Le aziende di vari settori stanno scoprendo come l’utilizzo di dati predittivi possa portare a miglioramenti significativi in termini di efficienza, riduzione dei costi e soddisfazione del cliente.
La gestione delle scorte, una volta un processo largamente reattivo basato su stime e intuizioni, è ora trasformata da sistemi Ai che analizzano tendenze storiche, dati di vendita, variabili stagionali, e persino eventi globali per prevedere la domanda futura con un livello di precisione senza precedenti. Questo permette alle aziende non solo di ridurre gli sprechi mantenendo scorte eccessive ma anche di evitare costose interruzioni dovute a carenze di prodotto.
In questo contesto stanno nascendo nuove aziende che si occupano di applicare queste nuove tecnologie al mondo della logistica. Una di queste è Profiter, giovane startup italiana fondata a Bari.
Profiter si posiziona come pioniere nell’applicazione dell’intelligenza artificiale alla previsione della domanda, evidenziando l’efficacia delle tecnologie avanzate nella logistica del settore sanitario. Avviando la sua incursione in questo ambito attraverso una collaborazione con l’Area Vasta Emilia Nord (Aven) – l’aggregazione delle sei entità sanitarie del nord dell’Emilia Romagna – Profiter supporta Aven nella fornitura di farmaci e dispositivi medici agli ospedali della regione. Questa partnership si concentra sull’eccellenza nel servizio, mirando a ottimizzare gli stock in risposta alle fluttuanti necessità di domanda, garantendo così un approvvigionamento efficiente e tempestivo.
Le Kpi (Key Performance Indicator) su cui Profiter sta concentrando la sua attenzione includono la riduzione del numero di stockout, ovvero le situazioni in cui le scorte di un articolo specifico si esauriscono completamente, e l’ottimizzazione del livello delle scorte, per evitare sia la carenza che l’eccesso di prodotti. Il mantenimento di un alto livello di servizio diventa così non solo un obiettivo operativo ma anche un imperativo etico, considerando l’impatto diretto che la disponibilità di medicinali e forniture ha sulla salute dei pazienti.
La collaborazione tra Profiter e l’Area Vasta Emilia Nord ha portato a promettenti risultati sperimentali nell’ambito della gestione della catena di approvvigionamento sanitaria. In questa fase iniziale, l’integrazione dell’Ai ha permesso di ottenere una riduzione sperimentale delle rotture di stock del 12%, accompagnata da una diminuzione del 17% nel livello delle scorte.
Questi risultati indicano una potenziale situazione win-win, in cui l’ottimizzazione delle scorte non solo migliora l’efficienza operativa ma contribuisce anche a una gestione delle risorse più sostenibile.
Questi esiti sperimentali mettono in luce il potenziale dell’Ai come strumento di supporto critico per le decisioni nella catena di approvvigionamento, particolarmente in settori ad alta criticità come quello sanitario, dove il giusto equilibrio di scorte è essenziale per garantire l’accesso continuo a farmaci e materiali medici necessari. La capacità di Profiter di utilizzare l’Ai per prevedere con maggiore accuratezza la domanda rappresenta un passo avanti significativo verso l’ottimizzazione dei processi di rifornimento. Pur essendo in una fase sperimentale, l’esperienza di Profiter con Aven offre una visione incoraggiante di come l’innovazione tecnologica possa migliorare non solo l’efficienza logistica ma anche l’affidabilità e la qualità del servizio sanitario.
Questa esperienza con Aven rappresenta un esempio concreto di come le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale di Profiter possano essere trasversali e adattabili a diversi settori, confermando l’efficacia dell’Ai non solo come strumento per migliorare l’efficienza operativa ma anche come leva per aumentare la qualità del servizio in ambiti critici come quello sanitario. La tecnologia sta ridefinendo il ruolo degli operatori addetti al riordino, trasformandoli da semplici gestori di inventario a strateghi della catena di approvvigionamento. Con il supporto dell’intelligenza artificiale, questi professionisti sono meglio equipaggiati per affrontare le sfide quotidiane, prendendo decisioni che non solo migliorano l’efficienza operativa ma contribuiscono anche a un servizio clienti di qualità superiore. L’adozione dell’Ai in questo ambito segna un passo avanti verso un futuro in cui la tecnologia e l’esperienza umana convergono per creare sistemi di gestione della catena di approvvigionamento più resilienti, reattivi e intelligenti.
Alex Mina è Co-founder di Profiter