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Disabilità, design e ricerca nel progetto Limitless Device: la startup al lavoro su dispositivi intelligenti

L’idea di Limitless Device nasce dall’incontro tra disabilità, design, innovazione tecnologica, ricerca medica e sostenibilità, con l’obiettivo progettare dispositivi medici in base alle reali necessità delle persone con disabilità o dalle ridotte funzionalità motorie. Sfruttare le più moderne tecnologie dell’Intelligenza artificiale nell’ambito dei dispositivi medicali non è scontato, visto che questi sono rimasti a delle…

L’idea di Limitless Device nasce dall’incontro tra disabilità, design, innovazione tecnologica, ricerca medica e sostenibilità, con l’obiettivo progettare dispositivi medici in base alle reali necessità delle persone con disabilità o dalle ridotte funzionalità motorie. Sfruttare le più moderne tecnologie dell’Intelligenza artificiale nell’ambito dei dispositivi medicali non è scontato, visto che questi sono rimasti a delle funzioni e a un design che rimandano subito a un “problema”.

Il nostro obiettivo è quello di cambiare questo paradigma e riuscire a progettare nuovi dispositivi che pongano l’attenzione anche al design e permettano ai loro utilizzatori di non sentirsi ghettizzati perché “vincolati” a delle forme ormai standardizzate. L’idea nasce da un’esigenza personale del CEO di Limitless Device Alessio Sansò, che convive sin da piccolo con una disabilità motoria agli arti inferiori e utilizza pertanto una carrozzina e altri ausili medici. Qualche anno fa, Alessio cercò nel mercato una carrozzina che potesse renderlo più libero, più abile, più “normale”. Voleva un dispositivo che potesse finalmente fargli guardare la vita da una prospettiva diversa e con la possibilità di muoversi senza l’uso delle mani, elettricamente. Per puro caso ci siamo conosciuti e la mia prima impressione fu quella di non riuscire a spiegarmi come un dispositivo simile non fosse mai stato realizzato e, in generale, di quante pochi dispositivi fossero davvero “pensati” nella maniera più giusta e inclusiva per persone che vivono, chi temporaneamente e chi permanentemente, una condizione di disabilità. Io stesso ideai un dispositivo simile più di dodici anni fa.

Per la prima volta, dopo le opportune ricerche di mercato, dopo aver ascoltato le esigenze delle persone con disabilità e sviluppato il progetto, Limitless Device lancerà sul mercato una carrozzina innovativa, un dispositivo in grado di offrire le richieste principali del mercato: verticalizzabile, design cool, accessibile nei costi, utilizzabile anche negli spazi interni, leggero e pertanto trasportabile, elettrico. Quando io e Alessio siamo diventati amici, ho iniziato a comprendere la complessità di alcune dinamiche quotidiane: dal lavare i piatti e raggiungere oggetti che si trovano in alto, a passare per spazi stretti, ai tanti ostacoli che si trovano in casa e per strada. Abbiamo lavorato tantissimo per mettere a punto un prototipo alla moda, funzionale ma al contempo economicamente accessibile. Se fai un prodotto bello ma troppo costoso, non alla portata di tutti, non riesci davvero a migliorare la vita delle persone. Abbiamo girato molto in Italia e in Europa alla ricerca di partner che comprendessero e abbracciassero la nostra visione”. In cantiere, con Alessio, stiamo pensando a tanti altri dispositivi medici come un catetere, stampelle, ma anche un ausilio per la spiaggia che consenta alle persone di fare il bagno in autonomia. Senza mai rinunciare al principio da cui siamo partiti: creare prodotti alla moda può davvero rompere le barriere della disabilità. È un trend in grande crescita ma al momento manca l’offerta. Noi faremo la nostra parte per colmarla.

Emanuele Battista è Fondatore di Limitless Device

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