Taranto, tredici corone di fiori per le morti bianche: l’iniziativa dell’associazione “12 giugno”

Domani prima corona di fiori a Leporano per ricordare le vittime del lavoro. Raduno con l’associazione “12 giugno” al monumento che ricorda il militare Luigi Delliponti, morto a causa dell’uranio impoverito. Alla cerimonia parteciperanno alcuni rappresentanti del battaglione San Marco, di cui Delliponti faceva parte. Inizia così la lunga serie di iniziative organizzate dal presidente dell’associazione “12 giugno” Cosimo Semeraro, ex dipendente del siderurgico, per ricordare le vittime del lavoro, del dovere e del volontariato nella provincia ionica.

Un tour del dolore, una via crucis di 13 tappe nei comuni del Tarantino, lasciando fiori insieme ai ragazzi delle scuole, sui monumenti che portano i nomi di alcune vittime di morti bianche. Il primo giugno tappa al quartiere Tamburi di Taranto, in piazza Gesù divin lavoratore, con l’associazione nazionale magistrati. La presidente della sezione di Taranto, Alessandra Romano, renderà omaggio ai magistrati uccisi mentre gli alunni del liceo musicale Archita suoneranno alcune arie. «Queste cerimonie commemorative sono un segno di rispetto e riconoscimento per coloro che hanno perso la vita nel compimento del proprio dovere», spiega Semeraro. Nello stesso quartiere, alcuni ragazzi hanno deciso di piantare un albero, del quale si prenderanno cura, per ricordare i caduti del lavoro in piazza Masaccio.

Nei giorni scorsi Cosimo Semeraro è stato al Senato per alcuni incontri istituzionali legati al suo progetto di tutela costituzionale delle vittime di reato. Durante questi incontri romani, insieme a diverse associazioni e vari comitati, si è discusso di una modifica alla Costituzione italiana per tutelare le vittime di reato. La commissione Affari Costituzionali del Senato ha adottato un testo unificato, frutto di un accordo trasversale tra le forze politiche, per introdurre la tutela delle vittime di reato nella carta costituzionale. Questo testo deriva dall’unione di quattro disegni di legge già presentati da diverse fazioni politiche.

La modifica dell’articolo 111 della Costituzione mira a garantire un trattamento più giusto per le vittime di eventi tragici e stragi e per i loro familiari, durante i processi giudiziari. Durante un incontro dal titolo “Verso la protezione costituzionale delle vittime di reato”, tenutosi nei giorni scorsi nella sala Caduti di Nassirya a piazza Madama, il senatore Dario Parrini del Partito Democratico, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali, ha espresso la sua soddisfazione per l’adozione del testo unificato.

Felice Casson, magistrato ed ex senatore, incontrando Semeraro e gli altri attivisti civici a Roma, ha sottolineato che l’iniziativa di modifica dell’articolo 111 è nata dal basso, dalle persone che hanno sofferto pesantemente nella loro vita. Casson ha ribadito l’importanza di tutelare i diritti delle vittime rappresentate dalle associazioni presenti e ha auspicato che anche la commissione Giustizia faccia la sua parte per portare avanti questa importante riforma. «Si tratta di un passo fondamentale per garantire che le vittime di reato ricevano finalmente il riconoscimento e la protezione che meritano nella nostra Costituzione», spiega Semeraro.

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