Monopoli piena di gatti randagi. Tanti i casi di avvelenamento

Sono sempre di più le segnalazioni di gatti abbandonati in città e sempre più frequenti gli interventi di polizia municipale e spesso vigili del fuoco, oltre che personale veterinario, per situazioni di pericolo in cui questi piccoli animali vengono a trovarsi.

Non sono rari, peraltro, episodi di avvelenamento da parte di gente priva di scrupoli che mal digerisce la presenza di gatti e cani liberi e pensa di risolvere il problema con le maniere forti. Esiste il fenomeno delle cosiddette “colonie feline”, ma non sempre chi se ne occupa provvede alla sterilizzazione. Il canile di Monopoli, già fortemente sotto pressione per la gestione dei cani randagi, si occupa anche dell’accoglienza dei gatti, ma in misura minore rispetto a quella che è la reale portata del problema.
Ne abbiamo parlato con i componenti dell’Associazione Amara (Associazione amici animali randagi Ets).
Ma esiste una soluzione del problema? Cosa fare?
«La nostra – commenta la presidentessa Francesca Scisci – è una Onlus, nata a Monopoli nel 2016 con la finalità di occuparsi di recupero ed adozione di cani e gatti, rinvenuti sul territorio del comune, a cui le volontarie prestano le prime cure e che vengono sottoposti ad una completa profilassi sanitaria da veterinari convenzionati con l’associazione medesima, che sostiene da sola tutti i costi di vaccinazioni, microchippatura e sostentamento. Tutti i gatti ed i cani vengono affidati in famiglia con un iter di adozione, che prevede la somministrazione di questionari scritti, colloqui in presenza gestiti da volontari di zona ed obbligo di sterilizzazione e castrazione per i cuccioli. Ci occupiamo di adozioni nelle quali il gatto ed il cane vengono considerati parte integrante della famiglia, quindi teniamo molto al fatto che gli animali d’affezione non siano relegati in un box o all’esterno, ma che vivano a stretto contatto con le persone, in casa. Stiamo cercando pian piano di cambiare la mentalità, secondo la quale spesso gli animali devono essere funzionali all’uomo, quindi utilizzati per fare la guardia oppure per allontanare i ‘topolini’ o altri ospiti indesiderati».
L’associazione composta da Simona Scisci, Deborah Tassano di Genova, Marina Amodio, Ilaria Napoletano, Mariangela Formica, Marina Marasciulo e Mimmo Zaccaria, si occupa anche della cura, sterilizzazione ed adozione di gatti presenti sul territorio, spesso ritrovati feriti, che gestisce totalmente a proprie spese, oltreché del riconoscimento di colonie feline.
«Facciamo volontariato da 20 anni e abbiamo contatti ed amici in tutta Italia – aggiungono i volontari – e sentiamo fortemente l’esigenza della costruzione di un gattile a Monopoli, nel quale possano essere accolti i gatti non forastici, trovati vaganti sul territorio, sovente abbandonati, ai quali è possibile trovare una casa».

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