La pericolosa moda del “fai da te” finanziario

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente moda in alcuni settori commerciali: quella del “fai da te”. Diversi oggetti sono acquistabili sia completi che in kit di montaggio. Con un evidente vantaggio in termini di costi. Questa nuova modalità di fare vendita, così innovativa e percettiva, ha decretato il successo di numerose iniziative. Ma vanno fatte delle opportune considerazioni in chiave macro-economica. Con dei successivi riflessi in ambito finanziario. Comprare un articolo su Internet, farselo spedire a casa in scatola di montaggio e poi assemblarlo tra le mura domestiche, pur avendo un innegabile vantaggio in termini di costo, presuppone due aspetti fondamentali: il tempo e la competenza. Quanto tempo ci vorrà per l’assemblaggio? Sarà tempo sottratto all’attività lavorativa? Agli affetti familiari? Che costo avrà questo tempo? Probabilmente, se provassimo a dare un valore al nostro tempo, potremmo scoprire che questo è più alto di quello del cosiddetto “valore di fabbrica”. E il risultato come sarà? Migliore, peggiore o uguale a quello del prodotto finito originale? Questo sarà legato alle competenze, a come sappiamo fare quell’operazione.

La moda del “fai da te” si sta affacciando anche sul mercato finanziario, con una serie di proposte votate all’auto-gestione del denaro. Anche in questo caso, come negli altri, i due punti cardine sono il tempo e la competenza. E, nel caso della finanza, i risultati possono essere potenzialmente rischiosi. Infatti, così come l’esperienza e la conoscenza di un artigiano sono fondamentali, anche l’apporto di un professionista del settore finanziario diventa insostituibile. Semplicemente perché le persone non hanno il tempo e le competenze per gestire il loro patrimonio, piccolo o grande che sia. La consulenza finanziaria “in scatola di montaggio”, pur presente ormai massicciamente in rete, ha in sé gli stessi rischi di sovrautilizzo di tempo e minor qualità del risultato finale tipici di tanti altri acquisti fatti e montati in autonomia dai consumatori. Di tutto questo sembra esserci poca consapevolezza. Il ruolo dei professionisti, in ogni settore, è quello di prendersi cura dei propri clienti proprio perché essi non hanno il tempo e le competenze per farlo. Nell’ambito di un processo di delega che sembra ormai essersi in larga parte perso. A causa della enorme mole di informazioni presenti su Internet, diffuse molto spesso da fonti non autorevoli che vanno attentamente verificate. Ma anche a causa della apparente facilità nel far tutto, che non trova rispondenza nella nostra manualità e nella nostra disponibilità temporale. Insomma, ad ognuno il suo mestiere, perché il “fai da te” nasconde tante insidie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version