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Galatina, via le scritte omofobe dalla sede Pd di Noha: parla il compagno del segretario Scalese

Un secchio di vernice bianca, un pennello e tante mani per cancellare l’ignobile scritta sul muro della sede del circolo Pd di Noha. In 24 ore la scritta omofoba è diventata solo un brutto ricordo, dopo una giornata di solidarietà ricevuta sui social da molti utenti e anche da forze politiche nei confronti del segretario…

Un secchio di vernice bianca, un pennello e tante mani per cancellare l’ignobile scritta sul muro della sede del circolo Pd di Noha. In 24 ore la scritta omofoba è diventata solo un brutto ricordo, dopo una giornata di solidarietà ricevuta sui social da molti utenti e anche da forze politiche nei confronti del segretario del circolo di Noha Michele Scalese, destinatario di quelle parole «Meglio leghista che comunista fr***o».

A parlare per primo è Francesco, il compagno di Scalese, che dal suo profilo social commenta il gesto con queste parole: «Quello che abbiamo letto ieri in un primo momento ci ha lasciato un po’ l’amaro in bocca perché i divari politici vanno bene, ci mancherebbe, altrimenti sai che noia. Ciò che va meno bene, a parer mio, è pensare di utilizzare la parola fr***o nel 2024 per offendere una persona omosessuale. E ciò non ha proprio nulla a che vedere con le scelte politiche di ognuno e ognuna. Ed è così, soprattutto, che si comprende la bassezza di chi si è divertito o divertita ad imbrattare il muro».

Così ieri sera dopo un incontro pubblico del Pd a Galatina in vista delle elezioni europee, in molti si sono spostati nella frazione di Noha per compiere un gesto semplice, il cui significato va oltre la tinteggiatura di quel muro profanato, muro di una sede che per scelta resta sempre aperta per consentire a chiunque di viverla.

«A chi ha imbrattato il muro con una scritta omofoba – dichiara Georgia Tramacere, candidata alle europee per il Pd – noi abbiamo risposto con un pennello e tanti sorrisi. Gli stessi sorrisi pieni di amore che non conoscono confini e muri di violenza. Abbiamo cancellato un episodio intollerabile e violento che minaccia il rispetto e la dignità delle persone. Con l’augurio che non possa mai più succedere, ancora una volta dalla parte della libertà e della democrazia».
Parole di solidarietà anche dal presidente del Consiglio comunale di Galatina Francesco Sabato, il quale esprime la vicinanza al segretario del circolo nohano, apprezzando anche la presenza ed il gesto del parlamentare Claudio Stefanazzi, impegnato assieme a tanti altri a lasciare una pennellata su quel muro.

«Come gruppo Noi per Galatina – sottolinea Sabato – condanniamo ogni gesto che sia offensivo nei confronti della dignità delle persone. Siamo vicini a Michele Scalese per quanto è successo e speriamo che episodi frutto di inciviltà e ignoranza non si ripetano mai più».

Ora che il muro è stato ripulito, si attende che la giustizia faccia il suo corso smascherando l’autore delle scritte, che è stato prontamente denunciato. E nel ringraziare quanti hanno espresso parole di solidarietà verso di lui, Scalese riporta la questione sul piano politico invitando a restare uniti contro ogni forma di discriminazione perché «l’Europa che sogniamo è inclusiva, la politica che vogliamo è il contrario di questo».

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