“Fuga da Diversilandia”, luoghi incredibili di un meraviglioso mondo: una storia a fumetti

Fuga da Diversilandia è una storia a fumetti. I protagonisti sono tre amici di lunga data che durante un’allegra serata in pizzeria sono rapiti da strani personaggi e visitano luoghi incredibili del meraviglioso mondo di Diversilandia. Qui non ci sono ostacoli e divieti, non esistono difficoltà e non esiste la normalità. L’autore di questa storia è il fumettista disneyano Giuseppe Sansone. Dal 1999 collabora con la Disney per “Topolino” e ispirato da suo figlio Matteo decide nei suoi ultimi lavori di seguire «la diversità con il fumetto, perché non ci sono tantissime iniziative a riguardo».“Matteo contro lo Spettro autistico” è proprio uno dei suoi graphic novel dedicato a suo figlio oggi 18enne e “Fuga da Diversilandia” è l’ultimo libro a fumetti che parla di “diversità” e “disabilità”

Come nasce questa storia?

«Questa storia – spiega Sansone – è nata in sordina tre anni fa. Ogni tanto butto giù qualche idea. Quando mi vengono in mente delle cose amo prendere appunti, spunti e riflessioni. Praticamente è come se avessi un po’ preso come missione, quella di seguire la diversità attraverso il fumetto, perché non ci sono tantissime iniziative a riguardo. Fuga da Diversilandia è un’opera semplice per far capire meglio la disabilità, per non fuggire e non avere paura della diversità ma affrontarla affinché poi la si possa comprendere meglio».

Il libro è stato realizzato dalla aps Strada facendo onlus, con il patrocinio dei Comuni di Bari e di Sannicandro e della ASL Bari, per promuovere un nuovo approccio al mondo della disabilità. Giuseppe Sansone già a 14 anni nel 1982 inizia il suo primo approccio disneyano con la storia a fumetti “Paperino a Bari”. Si forma frequentando l’Accademia Disney e nel 1993 vince il primo premio come miglior umorista all’Expocomics di Bari.

«Un progetto che racconta un po’ la storia della nostra associazione – spiega Walter Albrizio presidente di Strada Facendo – ma soprattutto di tutte le ragazze e tutti i ragazzi così detti speciali, che lo sono nella loro purezza, nel loro amore e nella loro capacità di trasmettere semplicità a tutti noi».

Su cosa bisogna riflettere leggendo questa storia?

«Spesso – conclude Albrizio – viviamo del pregiudizio verso chi non è perfetto. Questa storia ci aiuta a comprendere diversità e disabilità».

Alla presentazione del libro Fuga da Diversilandia lo scorso 10 dicembre a Palazzo di Citta presente la presidente della commissione consiliare alle pari opportunità, Silvia Russo Frattasi

Si parla sempre poco di diversità e disabilità, come mai secondo lei? «Sembra quasi che le diversità fanno paura non solo a chi le vive ma anche alle istituzioni che devono riuscire a risolvere i problemi. Questo è il nostro impegno quotidiano e questo è il nostro scopo. Purtroppo io vedo i genitori di bambine e bambini speciali, come tanti che conosco, che hanno quasi paura di mostrare le diversità dei loro figli, perché purtroppo non vengono ancora capite. Non vengono ancora recepite da noi e quindi gli stessi giovani poi discriminano gli altri».

Quali sono le azioni pratiche messe in campo?«Uno su tutti è la costruzione di parchi giochi inclusivi per bambine e bambini con diverse abilità e normodotati in modo da creare un’unione che prima e inevitabilmente non c’era. Sono tantissime anche all’interno delle scuole le iniziative dedicate a tutte quelle fragilità e contro il bullismo o la violenza di genere che devono essere affrontate».

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