Frati e medici pediatri angeli della solidarietà

In Puglia, e in particolare nel Barese, si moltiplicano le iniziative a sostegno della popolazione ucraina che da giorni sta subendo l’attacco bellico da parte della Russia. Ad Alberobello è stata avviata una raccolta di beni di prima necessità, come medicinali, generi alimentari, prodotti per l’igiene della persona, abbigliamento e coperte che saranno raccolti presso la sede locale della Protezione civile in via E. Acquaviva, 16, dove i volontari del Ser accoglieranno le donazioni dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18. «Il modo migliore per esprimere vicinanza e solidarietà è farlo con gesti concreti – dice l’assessore alle Politiche Sociali Anna Piepoli – per questo abbiamo subito fatta nostra la richiesta di aiuti alla popolazione Ucraina a cui va tutto il nostro sostegno e l’abbraccio della comunità alberobellese. Invito i cittadini a contribuire numerosi donando quanto è nelle possibilità di ciascuno. Siamo certi che anche in questa occasione Alberobello, terra di accoglienza, di pace e di integrazione, nel segno di quelli che sono i valori dell’Unesco non farà mancare il proprio contributo».

A Monopoli i primi ad occuparsi della raccolta sono stati i frati del Convento di San Francesco da Paola a sostegno dei quali è scesa in campo anche l’Università del Tempo Libero. «L’Utl – commenta la presidentessa Marisa Demichele – aderisce alla richiesta di padre Miki Mangialardi del Convento San Francesco da Paola, acquistando salviettine igienizzanti, saponette, asciugamani, assorbenti». Mobilitati anche pediatri e farmacie di Monopoli. «Il nostro primo carico è partito – commenta sul proprio profilo fb la pediatra Santa Latela il cui studio è stato usato come punto di raccolta – ci abbiamo messo di tutto, ma soprattutto ci abbiamo messo il cuore».
Anche l’associazione Anis Regione Puglia Aps ha avviato una raccolta di beni non deteriorabili, in accordo con l’associazione Italo- Ucraina di Puglia e Chi vuole può consegnare i beni presso la sede operativa dell’associazione in via Canonico Giuseppe del Drago 62/i. «Non potevamo restare a guardare – dice la presidentessa Anna Capra – sono sempre stata convinta che fosse fondamentale conoscere la storia, per evitare di commettere gli errori del Passato. Le guerre portano solo scie di morte e distruzione. Tutti noi ci siamo svegliati increduli, non avremmo mai pensato che dopo una pandemia mondiale ci potesse essere una guerra. Ci sentiamo tutti inermi davanti a questo scenario brutale. L’Italia è sempre stato un Paese di pace e vogliamo continuare a professarla».

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